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SKI ALP "BIG RACE"… PROVE DI CdM

Lorenzo Scandroglio
10/5/2010

EYDALLIN VINCE IL "TEST" POLACCO DI ZAKOPANE, GARA CHE SI PREPARA AD ENTRARE NELL'ELITE DELLE PIU' PRESTIGIOSE PROVE D'EUROPA

Mentre gli atleti, per voce del loro rappresentante, lo spagnolo Kilian Jornet Burgada, fanno sentire la loro voce sulla stagione 2010-2011 sollevando alcune questioni ma proponendo anche delle soluzioni (in particolare gare individuali, invece di quelle a squadre,per laCoppa del Mondo e un calendario meno fitto), i campioni azzurri Matteo Eydallin e Damiano Lenzi tornano dalla Polonia con la bisaccia piena di allori

Rispettivamente un primo e un terzo posto nella più prestigiosa competizione dei monti Tatra, valida anche per i campionati polacchi individuali, la "Memorial Piotra Malinowskiego" che si candida a diventare gara del campionato europeo di Big Race a partire dal 2012. Tecnica(specie per le discese) e nervosa (con 5 salite e altrettante discese, per un totale di 1850 metri di dislivello positivo), ha mostrato un percorso davvero bello che, unitamente all'impareggiabile atmosfera di contorno,saprà proiettare nuovamente questi luoghi dell'est europeo al centro dell'interesse del mondo scialpinistico internazionale. Altri italiani hanno potuto saggiare la bellezza di questa esperienza, in un paese ospitale, bellissimo e (fatto tutt'altro che trascurabile) a buon mercato.

Se per il più alto gradino del podio il campione valsusino Matteo Eydallin, dopo una partenza relativamente tranquilla, non ha lasciato spazio ad alternative, sciorinando tra l'altro alcune discese a missile nei ripidi canali a oltre 40° che caratterizzavano il percorso, altro è il discorso per le posizioni di rincalzo:qui l'ossolano Damiano Lenzi, lo slovacco (e detentore del trofeo 2009) Peter Svatojansky e il giovanissimo beniamino di casa, il polacco Andrzej Bargiel, hanno dato spettacolo.

In particolare il Lenzi nazionale, per la sesta volta in questa stagione, rompeva uno sci nella prima metà della gara. E proprio mentre ilmiglior candidato a dare delfilo da torcere a Eydallinsembrava costretto al ritiro, ecco che con un gesto di generosità raro alle nostre latitudini, Jakub Przystas, settimo in quel momento, si toglieva uno sci e lo lasciava all'azzurro Lenzi che, pur a tallone libero per la differente misura dell'attacco, poteva così proseguire, rimontare posizioni, e chiudere in terza piazza. Episodio che testimonia dell'atmosfera di grande entusiasmo e accoglienza per i campioni italiani che, sui Tatra, erano attesissimi e sono stati molto applauditi. Lo stesso Przystas riusciva comunque a concludere grazie a uno spettatore che gli donava l'asse mancante.

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