GIOCHI MONDIALI MILITARI INVERNALI

Inviato da Maurizio Torri il 25 Marzo
Non definito

NORVEGIA ED ESTONIA SI IMPONGONO NEL BIATHLON PATTUGLIA

Assegnati gli ultimi titoli in palio dei primi Giochi invernali Mondiali Militari

I quattro estoni hanno completato il percorso di 25 km nel tempo complessivo di 1h 04’09”9 senza commettere errori nella sosta al poligono. Alla piazza d’onore la svizzera, attardata di 17”74 e un errore al tiro, elvetici che schieravano Toni Livers – al terzo argento sulle nevi valdostane, dopo quelli della Sprint di Biathlon e nella 15 km di Fondo, ieri -, Ivan Joller, Christian Stebler e Remo Fischer.

Terzo gradino del podio alla Francia, che ha schierato quattro fondisti: Vincent Vittoz, vincitore ieri a Cogne, Robin Duvillard, Emmanuel Jonnier e Alexandre Rousselet, che chiudono con un ritardo di 1’13”13 e due errori al tiro. Al quarto posto la Norvegia (l’oro nella Sprint, Hans Martin Gjedrem, Jon Kristian Svaland, Henrik Lung e Ronny Hafsas; a 1’31”10; 2) e quinta l’Italia, che ha visto impegnati il bronzo della Sprint, Christian Martinelli, Markus Windisch, Mattia Cola e Dominik Windisch, che accusano 1’38”44 di ritardo dai vincitori, con un errore commesso al poligono.

Nella 15 km femminile, è della Norvegia la medaglia d’oro. Il quartetto scandinavo, composto dall’argento di ieri nel Fondo, a Cogne, Kari Henneseid Eie, Anne Ingstadbjoerg, Jori Moerkve e Tiril Eckhoff, chiude nel tempo di 42’43”69, senza errori al tiro. Alle spalle della Norvegia, distanziata di soli 8”63 e nessun errore al poligono, la China, con Yuanyuan Liu, Xianying Liu, Chunli Wang e Chaoqing Song, e medaglia di bronzo alla Polonia – Parolina Piton, Magdalena Gwizdon, Paulina Juskane e l’iridata della Sprint, Krystyna Palka -, attardate di 17”75 e zero errori al tiro.

Quarto posto per la Russia (Olga Anisimova, Tatiana Zevakhina, Liobov Petrova e Mariya Sadilova; a 1’45’46; 1) e quinte le azzurre con il bronzo della Sprint, Roberta Fiandino, Michela Andreola, Christa Perathoner e Barbara Ertl, con un ritardo di 1’56”46 (0) dalla vetta della classifica.

La “patrol” prevede un capopattuglia, che gareggia senza carabina, e tre pattugliatori armati; il quartetto deve sempre rimanere compatto e anche l’entrata al poligono deve essere effettuata insieme. Solo i tre pattugliatori sparano a un bersaglio posto a 50 m; quando il primo centra il bersaglio, si passa al secondo e poi al terzo.