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AL VIA LA CHO OYU TRILOGY EXPEDITION

Maurizio Torri
3/9/2009

Quattro atleti del Global Team The North Face sul tetto del mondo

The North Face, leader mondiale nel settore dell’abbigliamento, dell’attrezzatura e delle calzature outdoor tecnicamente d’avanguardia, in linea con il proprio motto “Never Stop Exploring” presenta una spedizione unica nel suo genere.

Cho Oyu Trilogy Expedition è la prima missione multisport diretta verso la sesta montagna più alta al mondo con i suoi 8.201 metri e vedrà coinvolti quattro atleti del Global Team The North Face.

Gli atleti The North Face Simone Moro e Hervè Barmasse, due tra i più esperti e appassionati alpinisti al mondo, Elizabeth Hawker eccezionale ultra-maratoneta inglese e Emilio Previtali, atleta endurance impegnato in diverse discipline dall’Ironman triathlon al freeride snowboard, saranno i protagonisti di questa straordinaria avventura.

Il 15 settembre gli atleti del Global Team The North Face partiranno alla volta del Cho Oyu, detta anche “Dea Turchese”, sesta montagna più alta al mondo con i suoi 8.201 metri. Situata al confine tra Cina e Nepal, fa parte della catena dell’Hymalaya.

Dopo una prima sosta a Kathmandu gli atleti voleranno a Lukla per svolgere un percorso iniziale di trekking, dalla Khumbu Valley alla sommità dell’Island Peak (6.500 metri), e abituare il corpo al dislivello prima di sfidare le altezze estreme del Cho Oyu.

Questa prima fase di acclimatamento è di fondamentale importanza per gli atleti in quanto è indispensabile avviare un processo di adattamento a livelli inferiori di ossigeno ad alte quote, allo scopo di evitare il mal di montagna. In alta montagna l'ossigeno presente nella miscela gassosa che compone l'aria che respiriamo è presente nella stessa percentuale di quella al livello del mare. Cambia però la pressione parziale e si riduce notevolmente con l'aumentare della quota.

È questo il motivo per il quale al nostro organismo arriva un apporto di ossigeno insufficiente. Una volta superati i 3.000 metri la gran parte degli scalatori e degli escursionisti d'alta quota seguono la "regola aurea" - cammina/scala in alto, dormi in basso.

La spedizione dunque muoverà verso il Cho Oyu che sarà scalato da due diversi versanti: Emilio Previtali e Lizzy Hawker scaleranno la parete Nord, successivamente ridiscesa da Emilio in snowboard. Simone Moro e Hervè Barmasse tenteranno invece la difficile salita in stile alpino della parete Sud – Ovest.

Affrontare il Cho Oyu seguendo questa linea è un impresa molto complessa e mai tentata prima. La parete Sud – Ovest è ricca di strapiombi e ripidi blocchi di ghiaccio e richiede pertanto la significativa esperienza di due atleti come Simone e Hervè.

Dopo la scalata del Cho Oyu, i quattro atleti ritorneranno al campo base e da qui partirà la seconda parte dell’esplorazione.

Simone Moro e Lizzy Hawker torneranno a Kathmandu correndo per cinque giorni, attraversando Tingri, Zangmu e il Friendship Bridge (limite tra Tibet e Nepal). Tingri è un villaggio a 142 km da Lhatsa (capitale del Tibet) e si estende per circa 500 m lungo la Friendship Highway.

L’avventura di Emilio Previtali e Hervè Barmasse invece continuerà verso Kathmandu in bicicletta per 400 km. I due atleti attraverseranno varie città a 15.000 piedi dal livello del mare.

Motivazione, determinazione, affiatamento, voglia d’esplorazione e un pizzico di pazzia saranno gli ingredienti giusti per riuscire in quest’impresa.

Per seguire in diretta la spedizione:
www.thenorthface.com/trilogyexpedition