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TOR DES GEANTS 2013 - VALLE D'AOSTA

Sottotitolo: 
Sarà sfida Spagna - Italia? Campioni del Tor a confronto....

Redazione
19/8/2013
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Sarà una sfida tutta europea quella per il podio della quarta edizione del Tor des Géants®, l’endurance trail più duro al mondo che prenderà il via l’8 settembre da Courmayeur

Per il grande “popolo dei trailers” sono dei miti viventi: i grandi big del Tor des Géants® 2013 sono pronti a darsi battaglia sui 330 km del percorso dell’endurance trail più duro al mondo. Quest’anno la sfida si concentra tutta in Europa: i favori della vigilia sono tutti per Italia e Spagna, che si presentano ai nastri di partenza con una serie di campioni di altissimo profilo. Nella gara maschile, si attende l’exploit dello spagnolo Iker Karrera, portacolori del Team Salomon. Nel palmares 2013 solo podi per Iker. Inizia la stagione con il terzo posto in Patagonia al El Cruce 2013 e prosegue con una serie di ori e record da far girare la testa: vince con record la Traversa Picas Europa e la Pels Camins dels Matxos, le due importanti competizioni spagnole, e si aggiudica l’Eiger Ultra Trail in Svizzera. Adesso, prima del Tor, l’aspetta ancora il Grand Raid des Pyrenees, in Francia. Lo spagnolo, arrivato proprio la settimana scorsa in Valle d’Aosta per fare un test sul percorso, non crede di essere il favorito, anche se gli occhi degli appassionati saranno tutti puntati su di lui.

 

 

Dalla Spagna con furore, non mancano altre stelle del trail running ai nastri di partenza: il vincitore dell’edizione 2012, Oscar Perez, tornerà per difendere il titolo e lotterà, con la grazia e l’eleganza che l’anno scorso l’hanno reso un eroe agli occhi dei tantissimi accorsi a Courmayeur per godersi il suo arrivo.

 

Tra gli spagnoli “forti” anche Pablo Criado Toca, atleta Grivel, che dopo aver conquistato il terzo posto nel 2011, è tornato in gran forma nel 2012, arrivando quarto assoluto ma migliorando il proprio record personale. Memorabile il suo arrivo, festeggiato con una serie di verticali a corpo libero, ancora sprizzante di energia dopo più di 83 ore di corsa. Fresco vincitore del Quixote Legend 2013, lo spagnolo di Santander tace per scaramanzia, ma è certamente uno dei candidati al podio. Sul fronte italiano, la Valle d’Aosta ha saputo coltivare in questi anni alcuni tra i talenti più notevoli.

 

 

 

Bastano pochi dettagli per inquadrare Bruno Brunod come uno dei più forti trailer di tutti i tempi. Nato nel ’62, ha conquistato, nello skyrunning, la Coppa del Mondo nel 1996 e il mondiale nel 1998. La sua impresa più celebre: salire e scendere di corsa il Cervino, la montagna di casa, dal Breuil, in appena 3 ore e 14 minuti. Dopo 7 anni di pausa ha deciso di tornare alle gare. E’ la prima volta che partecipa al giro dei giganti, non cerca la vittoria, ma la sua presenza lascerà indubbiamente il segno. Correrà questo Tor anche Franco Collé, atleta Tecnica che dopo l’exploit dell’anno scorso (quinto assoluto e primo italiano al traguardo) torna con la voglia di conquistare il podio.

 

Nella sfida femminile, riflettori puntanti su un’altra spagnola, la madrilena Nerea Martinez, sempre targata Salomon, esordiente del Tor. Il curriculum la rende una delle favorite. Fin da piccola ha posto lo sport al centro della propria vita. Il suo è stato un vero e proprio avvicinamento alla terraferma: ha iniziato con il nuoto, poi è passata al triathlon. Infine ha abbandonato l’acqua, e si è dedicata esclusivamente alla corsa. Non è una centometrista, Nerea, il meglio di sé stessa lo dà quando si tratta di garantire uno sforzo prolungato per una lunga distanza. I risultati sono arrivati molto presto. Il 2012 è stato un anno di travolgenti successi, e il 2013 non è da meno. Sono recenti le vittorie agli ultratrail Transgrancanaria, APUKO Extrem, Bizkaia, Ultratrail di Madeira, Raid Reale di Mauritius e Ehunmilak.

 

E’ invece al suo secondo Tor des Géants® Francesca Canepa, la campionessa di Courmayeur. Se si potesse descriverla con un solo aggettivo sarebbe “inarrestabile”. E’ la migliore delle italiane, ed è attualmente prima del ranking mondiale ISF ad una sola gara dalla fine del circuito. Francesca, nel 2012, è arrivata prima al Tor, settima assoluta, appena dieci giorni dopo avere conquistato l’argento al The North Face® Ultra-Trail® du Mont-Blanc. Per avvicinarsi in gran forma al Tor des Géants® 2013 l’atleta portacolori del Team Montura-Vibram ha disputato cinque competizioni in appena 30 giorni, per un totale di 475 km e 33.000 metri di dislivello positivo, vincendo la Ronda des Cims e l’Eiger Ultra Trail e arrivando terza all’Ice Trail Tarentaise. Francesca, attualmente nella nazionale Ultratrail (medaglia d’argento in Galles)  lotterà per il podio insieme alle sue compagne del 2012, Sonia Glarey e Patrizia Pensa, che anche quest’anno sono pronte a lottare fino a Courmayeur per salire sul gradino più alto.

 

Spagnoli e italiani si troveranno a fronteggiare gli altri grandi protagonisti dell’Ultratrail.

 

 

 

E’ un grande ritorno quello dello svizzero Grégoire Millet, che nel 2011 al Tor è arrivato 33esimo assoluto. Un numero portafortuna, perché l’anno successivo proprio con il pettorale n 33 ha scalato le posizioni, concludendo secondo, dietro a Perez. Professore e direttore dell’Institute of Sport Sciences all’Università di Losanna e coordinatore del team svizzero della Ricerca Scientifica del Tor, affronta la gara da molteplici punti di vista, umano, sportivo, scientifico. Christophe Le Saux, terzo nel 2012, e secondo nel 2011, è un veterano del Tor, avendo partecipato ad ogni edizione. Il globetrotter della Guyana Francese nel 2010 ha stabilito un primato nell’ultratrail, disputando corse nelle Americhe, in Asia, Africa ed Europa, percorrendo quasi 2000 km. Appassionato di atletica, triathlon e trail running, è uno dei beniamini dei tifosi, facilmente riconoscibile per la folta criniera bionda e leonina. Il 2013 potrebbe infine essere l’anno della riscossa per Marco Gazzola, l’outisider ticinese che nel 2011 ha lasciato un segno indelebile nella storia del Tor. Ha tagliato per primo il traguardo nel 2011, ma è stato squalificato perché, del tutto in buona fede, aveva saltato l’ultimo punto di controllo. L’anno scorso ci ha riprovato, ma è stato costretto al ritiro per problemi di salute. Quest’anno appare in grande forma fisica, e sicuramente darà filo da torcere ai migliori trailer. 

 

 

 

Ma ogni grande avventura è un’incognita, e i pronostici della vigilia spesso vengono disattesi. Il fascino dell’ultratrail, e di una gara eccezionale come il Tor, risiede anche negli outsider, i volti che si affacciano imprevedibilmente alla ribalta grazie a prestazioni incredibili, che li elevano improvvisamente al rango dei grandi. Molti grandi atleti partecipano per la prima volta a questa gara, e potrebbero riservare più di una sorpresa. Tra le persone da tenere d’occhio, vanno annoverati certamente l’americano Nickademus Hollon, autore di grandi exploit, che a soli 22 anni potrebbe mettere in ombra i campioni più blasonati, e Federica Boifava, una delle più forti italiane, una tenace vicentina che quasi sempre, in gara, non ha rivali.