Fulvio Dapit
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INTERVISTA A FULVIO DAPIT

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Progetti, sogni e obiettivi di uno dei più conosciuti e stimati skyrunner italiani...

Maurizio Torri
29/9/2012
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Grande discesista e amante dei tracciati super tecnici, il poliziotto friulano in forze al team aquilano “Specialisti dello Sport” si è riscoperto competitivo pure sui trail andando a vincere una delle gare più spettacolari del Bel Paese…

Vincendo a metà settembre il Sellaronda Trail, il testimonial del Team Crazy Idea ha confermato  le proprie attitudini per questa nuova specialità che sta richiamando sempre più adepti. Forte, fortissimo in discesa, Fulvio Dapit sa ora di avere nelle corde anche distanze superiori a quelle della canonica “maratona alpina”. «In realtà quella al Sellaronda era la mia seconda esperienza nel mondo trial – ci ha confidato -. L’esordio vero e proprio l’avevo fatto sul tracciato ligure di Albissola Superiore al 3C. Ad inizio mese, però, ho voluto testare gambe e condizione su questa gara dagli scenari unici che, pe giunta, si corre pure a due passi da casa mia».

 

 

 

Il risultato di questo test lo sappiamo tutti, ma come è stata?

«Una bella esperienza. E’ stato come entrare in un mondo nuovo. Rispetto alle sky i trail sono forse meno tecnici, ma sposano una filosofia di maggiore autosufficienza e quindi hanno ristori meno vicini e quindi più  spalmati lungo il percorso. Differenti sono le premiazioni che si effettuano nel tardo pomeriggio all’arrivo dell’ultimo concorrente e anche gli avversari non erano i soliti noti… Che dire, è stata davvero un qualcosa di nuovo. Come nuova era per me la distanza da percorrere…. Devo dire che a livello psicologico i 54 km da percorrere un poco mi impensierivano».

 

 

 

 

Per uno che ama le discese a “rotta di collo” sui sassi smossi, un percorso così corribile e non certo tecnico non sarà stato il massimo della vita…

«Beh che io prediliga i tracciati tecnici è un dato di fatto, ma il Sellaronda ha dalla sua uno scenario che pochi possono vantare; per giunta in una giornata da cartolina come quella dell’edizione 2012. Se proprio devessi analizzarlo nei dettagli direi che da Colfosco sino al Pordoi mi è piaciuto tantissimo, mentre la seconda parte su strada bianca che seguiva le piste non era nelle mie corde, ma questa è la gara e quindi va benissimo così».

 

 

 

Alla luce di questo risultato dobbiamo aspettarci un futuro da trailer per Fulvio Dapit?

«Non nego che esperienze tipo l’UTMB mi affascinano, ma penso di avere ancora qualcosa da dire e qualche cartuccia da giocare nel mondo sky. Tra i miei progetti futuri mi piacerebbe correre il Kima, una gara che mi manca e che prima o poi dovrò fare. Non nascondo che vorrei inoltre provare a migliorare il mio crono alle Grigne, prendere parte alla Transalpine e, perché no, provare a salire sul podio di Zegama. Insomma, mi piacerebbe fare gare nuove senza dimenticare le super classiche come Premana…».

 

 

 

Negli ultimi tempi ti abbiamo visto tornare  ad esprimerti su buoni livelli. Come motivi questa tua rinascita sportiva?

«Ho scoperto di essere celiaco e provando a convivere con queste intolleranze alimentari sono di conseguenza tornato a correre su buoni livelli. Prima, nonostante mi allenassi con intensità, ero sempre debole e debilitato. Dopo un paio d’ore arrivavo ad avere un black out fisico che pregiudicava ogni mia prestazione. Non che ora sia tutto rose e fiori: certi alimenti li ho dovuti abolire e in trasferta mi devo sempre e comunque portare prodotti sicuri onde evitare che in albergo mi rifilino cibi che per me sono off limits. Ciò nonostante ho riscoperto il piacere di correre».

 

 

 

Tante novità dunque. Tra queste anche il club di appartenenza…

«Si sono passato dall’Aldo Moro di Paluzza a SdS “Specialisti dello Sport” che è poi il sodalizio che organizza la gara all’Aquila. Sono dei ragazzi che vengono dal mondo del triathlon e che si stanno avvicinando all’ambiente sky. Da friulano so bene cosa vuol dire vivere l’esperienza del terremoto e questa cosa ci ha subito avvicinato… Correndo la loro gara e conoscendoli è nato un bel rapporto e tesserandomi per loro mi piacerebbe riuscire ad avvicinare qualche ragazzo del posto a questo sport».

 

 

PER CHI DI VOI NON L'AVESSE ANCORA VISTO ECCO IL VIDEO DEL SELLARONDA TRAIL CON LE INTERVISTE AI PROTAGONISTI!!!