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INTERVISTA A FILIPPO CANETTA

Sottotitolo: 
Il trailer meneghino con un cassetto pieno di progetti...

Nicola Gavardi
25/11/2013
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Quest’anno l'atleta del team Salomon si è tolto diverse soddisfazioni partecipando a gare da 5000 metri  a 160 chilometri. Il tutto passando per un Ironman...

Filippo Canetta è l’atleta della porta accanto, è l’atleta che corre solo per sapere quanto tempo ci vuole per andare da un posto ad un altro con le proprie forze.  La sua stagione è stata ricca di risultati   ma anche di viaggi e di scoperte.

A Filippo piace “giocare “ con il proprio  fisico, piace “testare” il corpo in ogni condizione per capire fino a dove ci si può spingere, fino a dove si può sognare.. Questo è il suo spirito ed oggi  ve lo racconteremo...

 

 

 

 

 

QUEST’ANNO CI HAI DATO DENTRO. SE DOVESSI DESCRIVERE CON UN AGGETTIVO QUESTO 2013 ?

 

Divertente e variegato. Quest’anno mi sono divertito molto, ho partecipato a gare da 5000 metri  a 160 chilometri, passando per un Ironman. Mi spiace solo non essere riuscito ad andare in montagna nel periodo Giugno-Agosto e di non essere arrivato preparato agli appuntamenti di quel periodo. Abitando a Milano per me è fondamentale riuscire a fare un po’ di salita!

 

 

 

 

NON SOLO TRAILRUNNING MA ANCHE TRIATHLON. TI PIACE SPERIMENTARE?

 

 

Moltissimo, non sono molti anni che pratico sport (un po’ seriamente) e ci sono tantissime attività che vorrei fare. Diciamo che il mio cassetto dei sogni è sempre pieno. Trovo, inoltre, che sperimentare sport diversi o nuove tipologie di allenamento, sia un modo  molto divertente e aiuta  a rinnovare, quotidianamente, la sfida con se stessi. Bici e nuoto sono ottimi complementi alla corsa, soprattutto nei periodi di recupero.

 

 

 

 

 

A OTTOBRE HAI PARTECIPATO IL SABATO ALL’ ULTRA TRAIL LAGO D’ORTA (VINCENDOLA) E IL GIORNO DOPO AL TARTUFO TRAIL (ARRIVANDO SECONDO).  QUAL È LA MOLLA CHE TI SPINGE A “TESTARE” IL TUO CORPO?

 

 

Questo è un esempio di quello che abbiamo scherzosamente definito come il metodo “non” metodo di allenamento “cazzomannaggia”. In pratica fare cose poco sensate per pura sfida con se stessi e grande divertimento! Volevo vedere cosa di prova mentalmente e fisicamente a concludere due gare ravvicinate.  E’ stata una bella esperienza e ora so di poter partecipare anche ad una gara a tappe!

 

 

STIAMO CERCANDO DI SMUOVERE IL “MOVIMENTO” CON LA NOSTRA CAMPAGNA “ WE’RE DOPING FREE ”. CHE COSA NE PENSI ?

 

Appoggio pienamente, ottima iniziativa, vorrei avere la tessera N.1!! Non riesco proprio a capire come si possa associare il doping allo sport. Mi sembra così stupido. E’ come mettere insieme il bene e il male. I valori positivi dello sport (mi impegno, ottengo un risultato) con quelli negativi (baro, inganno e ottengo un risultato). Sinceramente da quando corro, ho smesso di fumare, mangio meglio, mi ammalo pochissimo e sto molto meglio.

 

 

 

 

OBIETTIVI PER LA PROSSIMA STAGIONE?

 

Tantissimi, come sempre, ma non ancora ben definiti. Purtroppo inseguo ancora un sogno legato ad una lotteria. Molto difficile fare programmi, tra lavoro, ferie, famiglia. Iscrizioni che aprono sempre prima, numero di posti disponibili sempre minore. Gare nazionali o gare internazionali? Dover pianificare, con sempre maggior anticipo cosa fare è molto complicato e fa perdere un po’ la possibilità di sognare. Mi piacerebbe, invece, andare alla scoperta di sentieri storici e luoghi geograficamente interessanti, magari con il cronometro, ma non necessariamente in gara. Sogno di fare un giro nel deserto, di partecipare ad una gara a tappe, di fare una corsa in un luogo dove l’orizzonte è così lontano che è irraggiungibile, ma anche solo una passeggiata al tramonto.

 

 

 

HAI INTENZIONE DI REALIZZARE QUALCHE NUOVO PROGETTO SEGUENDO IL PERCORSO INIZIATO CON “LA GRANDE TRAVERSATA ELBANA ”?

Innanzitutto spero di avere occasione per di tornare sulla GTE per abbassare il mio tempo senza errori di percorso. Mi piacerebbe, poi, riuscire a portare avanti un altro progetto personale. Infatti,  mi affascina sempre di più l’idea di provare a stabilire un tempo di percorrenza su un dato percorso. Mi piace correre solo per sapere quanto tempo ci vuole per andare da un posto ad un altro con le proprie forze.

 

 

 

 

CHE COSA È LA CORSA IN NATURA PER FILIPPO CANETTA?

 

Tante cose, essendo nato e cresciuto in città. In sintesi la corsa in natura diventa l’esperienza stessa della scoperta di un luogo basando il proprio movimento solo sulle proprie sensazioni . Adattarsi all’ambiente naturale per esplorarlo e scoprirne le meraviglie. Correre solo spinti dalle proprio pulsioni interiori, nessun altro all’esterno se non, eventualmente, un lontano satellite invisibile nello spazio che registra i nostri movimenti e i nostri battiti cardiaci.