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Sarà un grande Mezzalama con oltre 750 scialpinisti al via. Il direttore Favre: “il percorso è ora in ottime condizioni, ma attenzione al freddo e al vento.”

Maurizio Torri
1/5/2009

In seguito all'infortunio di Kiljan Jornet, il terzetto Crazy Idea, però, è tornato a casa!!!

Sarà un grande Mezzalama con oltre 750 scialpinisti al via. Il direttore Favre: “il percorso è ora in ottime condizioni, ma attenzione al freddo e al vento.” Per domani si annuncia sui ghiacciai del Monte Rosa un Trofeo Mezzalama superiore alle attese. La storica “maratona dei ghiacciai” messa in ginocchio dal rinvio all'ultimo minuto domenica 19 aprile, si è prontamente rialzata grazie alla magnifica reazione della Valle d'Aosta, allo straordinario impegno degli organizzatori e alla passione degli scialpinisti iscritti che sono tornati in numero superiore a quello annunciato.
Lo staff diretto da Adriano Favre ha accolto oggi al Centro Congressi di Valtournenche dove si svolge la “punzonatura” del Mezzalama più cordate di quelle attese, prova tangibile del clima di ottimismo riportato dal bel tempo. Saranno ben 260 le cordate da tre atleti ciascuna che domattina alle 5,30 prenderanno il via dall'arrivo pista del Ventina a Breuil-Cervinia (2000 m) per la lunga maratona scialpinistica che supera la vetta del Castore (4226 m) e il Naso dei Lyskamm (4150 m) e raggiunge il traguardo a Gressoney la Trinité (1637 m).
Non esiste sulle Alpi, ossia al mondo, una gara altrettanto “alta” e di conseguenza impegnativa da organizzare. Il maltempo che ha costretto al rinvio e l'intensa perturbazione dei giorni scorsi che ha scaricato sulle vette del Rosa due metri di neve in tre giorni finiranno per fare ancora più bella e intensa questa edizione della gara, fondata nel 1933 ma disputatasi finora solo sedici volte. Il ritorno del sole ha riacceso l’entusiasmo, ma ieri e oggi le guide alpine agli ordini di Adriano Favre hanno dovuto lavorare sodo per ritracciare il percorso in quota e bonificare i pendii dalla neve instabile. “E' venuta una quantità di neve inimagginabile - dichiara Favre -. Molti dei duemila paletti che indicano l'itinerario erano quasi sommersi. Li abbiamo liberati e ripiantati, in modo da evidenziare il tracciato anche in caso di nebbia, che fortunatamente non è prevista. Abbiamo naturalmente fatto scaricare tutti i pendii pericolosi dalla neve instabile. Ci siamo dannati a cercare il bivacco del Colle di Verra (3800 m) inghiottito dalla neve, uno dei ricoveri elitrasportati che fungono da posto di controllo e riparo di emergenza. Neppure con il metal-detector e il GPS satellitare siamo riusciti a trovarlo. Potrebbe essere stato spazzato da una valanga. Così abbiamo dovuto trasportato di corsa un bivacco di riserva. Ora posso dire che il percorso non desta più preoccupazioni.”
Tra le più di 260 squadre partenti il team favorito per la vittoria finale è quello del Centro Sportivo Esercito, composto da Manfred Reichegger, Denis Trento e Matteo Eydallin, ma gli occhi sono puntati anche sulle numerose e agguerrite formazioni nazionali francesi e svizzere. Purtroppo da segnalare il forfait dell’ultimo minuto per il quotato team Crazy Idea di Kilian Jornet Burgada, (infortunio per il catalano al ginocchio), Florent Troillet, e Lorenzo Holzknecht. Tra le donne pronostico tutto per il team Ski Trab con le azzurre Roberta Pedranzini, Francesca Martinelli e la francese Laetitia Roux.
Ad assistere gli atleti, sono circa 150 gli uomini schierati nei punti di controllo in quota tra guide alpine, cronometristi, medici e specialisti del soccorso alpino, volontari addetti ai rifornimenti.