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ISMF SKIMOUNTAINEERING WORLD CUP

Sottotitolo: 
A Morgins non c’è neve. Slitta la terza tappa!!

6/1/2023
Tags: 
morgins
svizzera
transcavallo
skialp
scialpinismo
ismf skimountaineering world cup

A Morgins manca la neve, il comitato organizzatore corre ai ripari e sposta le gare alla seconda settimana di febbraio entrando però a gamba tesa sulla data della Transcavallo. Vi sembra giusto? A noi… NO!!  

Come lo scorso anno la mancanza di precipitazioni e le alte temperature di inizio inverno stanno tenendo in scacco gli organizzatori della tappa svizzera di Ismf Skimountaineering World Cup in programma il prossimo fine settimana.

 

 

Visto che neanche lo spostamento in quota delle tre prove  previste sembra fattibile, il comitato crociato ha posticipato la tappa alla seconda settimana di febbraio; peccato che ciò vada a ledere una super classica come la Transcavallo. E non stiamo parlando di una “garetta di paese”, ma di un evento storico, di caratura internazionale, alle cui spalle vi è un comitato organizzatore che nel 2004 ha ospitato una tappa di Coppa del Mondo, nel 2009 i Campionati Europei, nel 2017 i Campionati Mondiali e lo scorso inverno le prove iridate master.

 

 

Calendario alla mano l’ultimo week end di gennaio sarebbe stato perfetto visto che non prevedeva nessun evento dedicato al settore assoluto, se non l’ISMF Youth World Cup e Eyof (European Youth Olympic Festival).

La seconda settimana di febbraio, invece, sembra a dir poco infelice per il semplice motivo che rinviare, se possibile, è giusto, ma non quando va a inguaiare altri grossi eventi. Visto che le nuove date di questa terza tappa saranno sprint race il 7 febbraio, vertical race l’8 e individual il 10, sembra alquanto difficile che qualche big affronti una lunghissima trasferta per affrontare la Transcavallo il giorno successivo. Non a caso sotto il post su facebook che annunciava lo slittamento di Morgins il patron della Transcavallo Vittorio Romor ha scritto: «Grazie da tutto lo staff Transcavallo Alpago.... lungimiranti, di positivo solo che i 13.500€ di montepremi se li spartiranno i non professionisti».

 

 

Alcuni di voi avranno pensato “Ubi maior minor cessat”. Ci sta, ma a noi non sembra giusto. Vanificare il lavoro annuale di un grosso evento che molto ha fatto per la crescita e la divulgazione dello skialp non è la via giusta da perseguire.

 

 Spesso si parla di obiettivo olimpico e di crescita della disciplina, ma senza coordinamento e sinergia di intenti lo skialp che amiamo non andrà lontano.