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INTERVISTA A MARTIN ANTHAMATTEN

Maurizio Torri
29/12/2010

VI PROPONIAMO L'INTERVISTA AL NAZIONALE SVIZZERO DI SKIALP; UNO DEGLI ATLETI PIU' ATTESI DELLA STAGIONE 2010/2011

"Chi è per me il più forte di tutti? Sarò di parte, ma non ho dubbi: Florent Troillet"!!!

Per chi mastica di alpinismo il ventiseienne Martin Anthamatten è semplicemente il fratello della premiata ditta Simon & Samuel fortissimi climber di Zermatt, ma gli appassionati di skialp hanno imparato a conoscerlo per le performance sciorinate alla Pierra Menta, in coppa del mondo ISMF, o alla Patrouille de Glaciers dove ha vinto con il nuovo record della gara.

Nazionale svizzero e atleta del Team Crazy Idea, nella serata di inaugurazione dello Store a Castione (So) ci ha confidato quali saranno i suoi obiettivi stagionali: «Innanzitutto bisognerà vedere chi, dopo l'addio alle gare di Florent Troillet, sarà il mio partner nella stagione 2010/2011 – ha esordito -. Chiunque sia dovrò cambiare impostazione gara. Mi spiego meglio: quando corri con uno come Florent sai già che sarai al gancio dal primo all'ultimo metro. Sai che se alla fine non si vince non sarà certo per colpa sua e che quindi devi sempre e comunque dare il massimo. Ora il punto di riferimento dovrei essere io... ma a dirlo saranno solo le prime gare stagionali».

Dovessi scegliere quali sono le gare su cui focalizzare l'attenzione o che ti piacerebbe fare bene?

«I campionati del mondo a Claut e il Mezzalama. Anche se tutti la ritengono italiana, per me è la gara di casa. Se ci pensi, n cresta al Castore, se cadi, muori in Svizzera».

Cosa ne pensi del neonato circuito Grand Course che raggruppa le grandi classiche della specialità?

«Interessante. Di sicuro una buona idea per la crescita della disciplina. Difficile dire a priori se sia o meno vincente. Una cosa è certa non so se potrò o meno seguirlo. Ad inizio stagione uno vorrebbe correre tutte le gare, ma poi bisogna fare i conti con il proprio fisico e focalizzare gli obiettivi. Alla fine è meglio vincere 2/3 gare importanti che arrivare in tutte piazzato».

Alla luce di quanto ci hai appena detto, come pensi di impostare la tua stagione?

«Sulla falsa riga di quella passata. Ovvero partire calmo, crescere di condizione, gestire il calo e chiudere in crescendo. Lo scorso inverno ho fatto una buona Pierra Menta, una bellissima gara a Madonna di Campiglio e una grande Patrouille... Firmerei per ripetermi a certi livelli».

Chi secondo te è il numero uno al mondo nello scialpinismo?

«Beh, io sarò di parte, ma per averci corso insieme e per essere suo amico posso dire senza ombra di dubbio Florent Troillet. Anche Kilian è fortissimo, ma Florent per me è il numero uno».

Ora che ha ufficializzato il suo addio alle gare la nazionale svizzera si trova senza capitano...

«Vero e senza un campione insostituibile. Ciò nonostante il gruppo è coeso e compatto. Sono sicuro che si potranno fare grandi cose insieme».

Prima hai glissato sulla risposta...Tu con chi farai coppia?

«Penso con Yannik Ecouer o Martì Marcel».

Un italiano, magari un giovane del Tea Crazy come Michele Boscacci o Robert Antonioli?

«Magari... Li ritengo fortissimi. Forse i giovani più forti a livello mondiale».