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Virpi Kuitunen, la regina del Cermis. Il Tour de Ski femminile é finlandese

Maurizio Torri
4/1/2009

Affascinante sfida sulle rampe del Cermis con finale incandescente

Prima due anni fa, seconda nel 2008, nuovamente sul trono quest'anno. La “final climb” dell'Alpe del Cermis celebra ancora una volta lo strapotere finlandese di Virpi Kuitunen, che si concede un prestigioso bis al Tour de Ski. Due edizioni su tre portano la sua firma. Un risultato pronosticabile, ma tutt'altro che scontato, quanto meno così era per la diretta interessata, memore del crollo di un anno fa quando, imboccata la salita con 50” di vantaggio su Charlotte Kalla, fu costretta a fare spazio alla svedese (quest'anno assente per influenza). Lo spettro di una nuova crisi si è prontamente ripresentato davanti agli occhi della Kuitunen quest'oggi, anche se all'inizio tutto sembrava filare via liscio per la leader, che si presentava all'imbocco della salita dell'Alpe del Cermis con 49” sulla Saarinen e 56” sulla slovena Petra Majdic, dunque con un vantaggio incrementato. Ma appena la pista ha accennato a salire, il passo della Kuitunen si è fatto più pesante, tant'è che le immediate inseguitrici hanno iniziato a farsi pericolosamente sotto. Tanto da riuscire nell'impresa del ricongiungimento, a 1,5 km dall'arrivo, con Aino Kaisa Saarinen ad accodarsi alla compagna, per poi attaccarla e staccarla. Gara finita? Tutt'altro, perché agli 800 metri dall'arrivo, dopo aver rifiatato per qualche secondo, la Kuitunen raschia sul fondo del barile e trova le forze per rispondere all'attacco della Saarinen, andandola a riprendere e staccandola nuovamente. La Saarinen accusa il colpo, poi nel finale cerca un improbabile sprint, ma il distacco ormai è incolmabile. Prima Kuitunen, seconda Saarinen (a 7”2), mentre sul terzo gradino del podio c'è posto per la slovena Petra Majdic (a 34”5 dalla vincitrice), che in un primo momento era riuscita ad accodarsi alla Saarinen, poi staccatasi quando la finlandese ha operato il forcing finale. Spettacolo doveva essere sul Cermis, e spettacolo è stato, con i 3,650 km di ascesa ricavati dalla pista da sci alpino Olimpia III a regalare emozioni a grappoli alle migliaia di spettatori che hanno affollato i bordi della pista. Due ali di folla che si sono aperte al passaggio delle atlete, letteralmente spinte verso l'arrivo dal pubblico. Per l'Italia, che aveva nella livignasca Marianna Longa e nella valdostana Arianna Follis le due atlete di classifica, c'è il quinto posto della prima e l'ottavo della seconda. Un sincero applauso alla Longa, tornata alle corse nel finale della passata stagione dopo la maternità ed ora riconfermatasi brillantemente ai vertici mondiali, brava a recuperare una posizione su Marit Bjoergen, ma scavalcata però dalla polacca Kowalczyk (quarta). Perde una posizione, da settima ad ottava, Arianna Follis, grande protagonista del Tour con due vittorie nelle due sprint di Praga e Nove Mesto, che lasciano ben sperare per il prosieguo della stagione. Nelle trenta, e dunque a punti, anche la fiemmese Antonella Confortola, galvanizzatasi sulle nevi di casa, e la bellunese Magda Genuin, rispettivamente 29.a e 30.a. Per quanto riguarda la classifica di tappa, miglior tempo per la 20enne norvegese Therese Johaug, che ha coperto i 9 km di gara in 35'07”, con l'altra norvegese Kristin Stoermer Steira seconda (35'16”) e l'ucraina Valentina Shevchenko terza (35'52”). Tra le italiane, nona Marianna Longa (36'21”), 14.a la Follis e 19.a la Confortola. Solo il 21° tempo per la vincitrice Kuitunen, il 15° per la Saarinen e il 16° per la Majdic. (Foto e Fonte Newspower)

Classifica femminile Tour de Ski

1) Kuitunen Virpi (FIN) 37:26.9; 2) Aino Kaisa Saarinen (FIN) +7.2; 3) Petra Majdic (SLO) +34.5; 4) Justyna Kowalczyk (POL) +1:21.1; 5) Marianna Longa (ITA) +1:36.5; 6) Therese Johaug (NOR) +2:20.0; 7) Anna Haag (SWE) +2:26.5; 8) Arianna Follis (ITA) + 2:35.6; 9) Kristin Stoermer Steira (NOR) +2:51.8; 10) Marit Bjoergen (NOR) +3:12.4.