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MONDIALI DI CAMPODOLCINO

Maurizio Torri
27/8/2009

Dalla federazione una secca replica alle indicazioni sul tracciato fornite dai big della squadra azzurra: "Noi andiamo avanti per la nostra strada e ci auguriamo che qualcun altro usi più le gambe che la bocca"

Articolo by Stefano Barbusca, Tratto dal Quotidiano "LA PROVINCIA DI SONDRIO"

Chiavenna C'è stata qualche piccola modifica, ma i Mondiali di corsa in montagna di Motta si correranno su un tracciato del tutto simile a quello degli Italiani. E' arrivata ieri la notizia più attesa dagli atleti e dagli appassionati di corsa in montagna in occasione della conferenza stampa di presentazione della sfida che si terrà domenica 6 settembre sui sentieri di Campodolcino e Madesimo.

Bisogna partire con un passo all'indietro. A luglio, dopo la sfida degli Italiani, i principali atleti del team azzurro - a cominciare dal sei volte campione del mondo Marco De Gasperi - avevano criticato le caratteristiche del percorso definendolo poco tecnico. Alcuni runner si aspettavano delle modifiche capaci di rendere più tecnico il tracciato, ma non è andata così, soprattutto a causa della conformazione del territorio che non ha lasciato spazio a particolari cambiamenti.

«Dal punto di vista tecnico il Campionato del mondo si svolge un anno con l'arrivo in salita e un anno in discesa ? ha spiegato Gino Valentini, presidente del Mera Athletic club e vera e propria anima dell'iniziativa -. A noi è capitato il traguardo in discesa con un circuito di 4 km e un dislivello di 250 metri. Il percorso non viene scelto dalla società o dal comitato tecnico, ma dal delegato tecnico della Wmra, il selezionatore italiano Raimondo Balicco. Rispetto agli Italiani c'è una piccola modifica alla Madonna d'Europa, poi c'è un cambiamento vicino al dosso. Abbiamo sfruttato nel migliore dei modi la zona».

Bruno Gozzelino della Wrma ha sottolineato l'attenzione raccolta nel mondo dell'atletica dall'appuntamento di Motta «che regalerà una giornata spettacolare», mentre Pierluigi Migliorini, consigliere della Fidal, si è soffermato sulle critiche raccolte dall'organizzazione dopo gli Italiani. «Senza alcuna polemica, voglio sottolineare che c'è un percorso imparziale, uguale per tutti, per gli atleti di casa e gli altri ? ha spiegato -. I commenti a posteriore non li voglio neanche approfondire. Mi spiace che siano stati fatti, forse perché non si vince, mi chiedo? Ognuno deve fare il proprio mestiere, gli atleti si dovrebbero ritenere soddisfatti del proprio risultato. Le critiche ci stanno, ma non siano eccessive. Noi andiamo avanti per la nostra strada e ci auguriamo che qualcun altro usi più le gambe che la bocca».

Ma il confronto sugli aspetti tecnici non può distogliere l'attenzione dal valore di un'iniziativa mondiale sotto tutti i punti di vista. Sarà una sfida di qualità sul piano tecnico, capace di raccogliere l'attenzione dei migliori atleti, della stampa di settore e dei media nazionali, ma anche una manifestazione dai grandi numeri. Alberto Pasina, assessore allo Sport e al Turismo della Provincia di Sondrio, e il direttore del Consorzio di promozione turistica della Valchiavenna Federico Scaramellini, si sono soffermati sugli aspetti legati all'accoglienza delle squadre e dei tifosi. «Gli appuntamenti salienti sono il congresso della Wrma di sabato a Madesimo e la cerimonia d'inaugurazione del pomeriggio a Chiavenna ? ha spiegato Scaramellini -. Poi naturalmente domenica mattina ci saranno le gare che vedranno impegnati gli atleti di trentasei nazioni, con 574 persone attese e 2200 pernottamenti previsti. Sono cifre importanti per la Valle Spluga e Chiavenna. I riscontri sulla località e sul percorso sono tutti molto positivi».