Categoria: 

LE GARE SI VINCONO IN SALITA O IN DISCESA?

Maurizio Torri
10/11/2010

UNA COSA E' CERTA: BISOGNOREBBE EFFETTUARE ALLENAMENTI SPECIFICI PER CERCARE DI ESSERE IL PIU' COMPLETI POSSIBILE!!

L'ennesima dimostrazione la si è avuta all'ultimo Trofeo Vanoni, dove Rancon ha primeggiato con miglior tempo di salita e discesa.

In Download trovi tutti gli intertempi dell'ultima edizione della kermesse morbegnese....

Ti senti più scalatore o discesista? Al di là delle singole peculiarità fisiche o atletiche, migliorare si può. E' però necessario un allenamento specifico che punti a colmare lacune che costano secondi, e a volta minuti preziosi.

All'ultimo Trofeo Vanoni, il miglior crono di giornata (29'12") è andato al transalpino Julien Rancon: 20'06" in salita e 09'06" in discesa. Mica male, tenendo conto del fondo pesante e che il campione d'oltralpe è pure stato vittima di una caduta in località Bellini. Scorrendo la classifica si notano inoltre piazzamenti dignitosi giunti con tempi di ascesa piuttosto elevati. Ciò vale anche nella gara in rosa dove la sondriese Alice Gaggi ha recuperato diverse posizioni grazie a un 9'21" nella seconda frazione di gara. Singolare il caso di uno scalatore puro come il Ceco Roman Skalsky 32'32" finali con un ottimo 21'42" in salita e un non altrettanto buono 10'50" in discesa.

CLICCA QUI X CONTROLLARE IL TUO TEMPO DI SALITA E DISCESA AL VANONI 2010

CORRERE IN SALITA non è facile, ma ad alcuni riesce meglio che ad altri. Ciò è indubbiamente dovuto a caratteristiche fisiche differenti. Tra queste l peso è importante. Tra due atleti che vanno a uguale velocità in piano, chi ha un minor peso sarà sicuramente favorito in salita. Determinante è pure l'elasticità muscolare. Chi è più elastico in salita, anziché usare maggiore forza, sfrutterà questa dote per salire più agilmente.

Per quanto concerne l'allenamento in salita è importante programmarlo lontano dalle gare ed eventualmente fare un richiamo ogni tanto durante la preparazione specifica per non scadere dal punto di vista della forza muscolare. I benefici dell'allenamento in salita sono di vario genere, sia dal punto di vista muscolare migliorando la resistenza alla forza, sia dal punto di vista fisiologico (miglior Vo2max, migliora capacità di pompare ossigeno da parte del cuore), e sia dal punto di vista tecnico migliorando la spinta dei piedi a ogni falcata. La percentuale di lavoro durante la preparazione più o meno si aggira intorno al 30% del totale lavoro svolto. Per quanto concerne la gestione dell'intensità è consigliabile tener presente più che il ritmo di corsa, la frequenza cardiaca di riferimento per valutare come cambia e si modifica in base alla pendenza e alla durata della salita, come viene a modificarsi di settimana in settimana in base ai miglioramenti ottenuti.

CORRERE IN DISCESA sembra semplice, ma non lo è. Discesisti si nasce, ciò non toglie che con la giusta tecnica e qualche esercizio specifico, si possa migliorare. Ecco , quindi, alcuni errori da evitare

• Busto troppo arretrato. È il difetto più diffuso e può determinare traumi ai talloni o alla colonna vertebrale, oltre alla perdita di velocità.

• Azione scoordinata delle braccia. Alla ricerca del migliore equilibrio si è portati ad allargarle troppo e a muoverle in modo asincrono rispetto alle gambe.

• Eccessiva contrazione dei muscoli delle spalle e del collo .

• Eccesiva foga di recuperare il tempo perso in salita o dal desiderio di riprendere qualche fuggitivo.

• Molti corridori distribuiscono male le energie pensando che una volta in cima sia tutto finito.