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Paolo Bettini firma la collezione top di gamma di Briko

Maurizio Torri
13/4/2009

Il campione olimpico e due volte iridato entra nel team Briko non solo come testimonial ma nel ruolo tecnico di sviluppo prodotti dedicati al ciclismo. I primi frutti si vedranno nell’estate 2010 quando i tifosi di Paolo Bettini potranno vestirsi con i capi da lui disegnati e firmati.

Vi sono atleti che diventato campioni nella propria disciplina e lo restano anche quando smettono di competere. Questo è il caso di Paolo Bettini , il ciclista toscano che, dopo aver conquistato due campionati mondiali e un oro olimpico, lo scorso anno ha deciso di chiudere il proprio rapporto con la bicicletta agonistica, ma non la propria relazione con il mondo del ciclismo.

E così, il campione toscano, ha accettato l’invito che Briko, marchio leader nelle due ruote, gli ha offerto per una collaborazione legata allo sviluppo dei prodotti.

“Ho smesso di correre ma non di pedalare” ha commentato Paolo Bettini “perché il ciclismo è stata la mia vita e continuerà ad esserlo ancora per molto tempo, e la possibilità di collaborare con Briko mi darà l’opportunità di contribuire a realizzare prodotti che ho sempre desiderato avere”.

Paolo Bettini entra così nella scuderia Briko e in queste ore ha ultimato il proprio lavoro per disegnare la linea di abbigliamento che porterà il suo nome.

“Si tratta di una collezione di capi con un forte carattere innovativo” commenta Carlo Boroli , presidente di Briko “perché vogliamo introdurre materiali nuovi che confermino l’alto contenuto tecnologico della nostra offerta”.

I nuovi capi, infatti, avranno innovazioni tecniche mai utilizzate prima d’ora nel settore del ciclismo e sono state messe a punto dal Research Lab di Briko in stretta collaborazione con Bettini.

Tutto ciò senza scendere a compromessi con il design e lo stile: “Il nostro claim è Briko a beautiful performance, e quindi abbiamo allestito una collezione di capi tecnici in grado di esprimere uno stile attraente” commenta Michela Morelli, product manager dell’abbigliamento nell’azienda di Romentino.

Ma non solo, perché la linea disegnata da Paolo Bettini avrà un proprio coordinato con caschi e occhiali, così da creare un total look innovativo nel settore del ciclismo, sotto un unico brand, quello di Briko.

Ma quando si potranno vedere i capi firmati da Bettini? Pedalando sulle colline intorno a Cecina o inseguendo il nostro campione nelle pedalate a cui parteciperà, sarà possibile vedere dal vivo Paolo Bettini con la maglietta e i pantaloncini che ha sempre desiderato avere e che ora può indossare.

Tuttavia, la presentazione ufficiale della collezione Briko by Paolo Bettini verrà svelata in anteprima a settembre in occasione di Eurobike di Friedrichshafen e successivamente a InterBike di Las Vegas, due fiere rivolte al trade; l’intera offerta sarà disponibile al pubblico nella primavera 2010.

Bettini, le tappe di un Mito:

Ripercorriamo brevemente la carriera di Paolo Bettini , olimpionico ad Atene 2004, due volte iridato e tra i più grandi collezionisti di sempre di classiche internazionali. Un corridore che ha fatto dello scatto bruciante e della sua umanità i suoi marchi di fabbrica.

E’ difficile riassumere anche in una pagina chi è Paolo Bettini , campione sulla strada e non solo. Quando ai Mondiali di Lugano nel 1996 questo giovane toscano di Cecina, nato il 1 aprile 1974, finì ai piedi del podio nella prova per Under 23, un podio tutto italiano, pochi avrebbero scommesso che proprio lui di quel magico quartetto azzurro sarebbe stato il grande campione. E’ sulle strade de La California (non quella americana, ma uno splendido sito sulla Costa degli Etruschi maremmana) che Bettini affina il suo talento, soprattutto quella propensione agli scatti brevi e brucianti che diventerà il suo marchio di fabbrica e che gli permetterà anche di cogliere importanti vittorie in volata pur non essendo uno sprinter puro. Bettini sale alla ribalta nel 2000 aggiudicandosi la Liegi Bastogne-Liegi , da allora inizia a collezionare classiche praticamente ogni anno: Campionato di Zurigo nel 2001; ancora la Liegi-Bastogne -Liegi e il Giro del Lazio nel 2002 quando conquista la prima delle tre Coppe del Mondo consecutive; Milano-Sanremo, Hew Cyclassic, Clasica di San Sebastiano nel 2003; Campionato di Zurigo e Giro di Lombardia nel 2005; Giro di Lombardia nel 2006. Ai Giochi Olimpici di Atene 2004 sfodera una prestazione eccezionale arrivando tutto solo al traguardo e conquistando la prima delle medaglie d’oro azzurre della fortunata spedizione sportiva in terra greca. Ai Mondiali, dopo una serie di piazzamenti diventati quasi una maledizione, coglie uno straordinario uno-due nel 2006 (a Salisburgo) e 2007 (a Stoccarda). Nel 2006, pochi giorni dopo la prima vittoria iridata a Salisburgo, muore tragicamente suo fratello maggiore Sauro, investito mentre si stava allenando in bici, lui che proprio con il suo esempio aveva convinto Paolo a seguirne le orme. Bettini lo onora alla sua maniera, concludendo il Giro di Lombardia in solitaria, a braccia alzate e in lacrime, dedicandogli la vittoria indicando il cielo. Sposato con Monica e padre di Veronica, Bettini ha idealmente appeso la bici al chiodo alla fine del 2008, ma solo idealmente perché nessuno scinderà il suo legame col mondo del ciclismo: dal 2009 il campione toscano dà il nome alla Gran Fondo Geotermia e delle Balze, con partenza e arrivo a Pomarance, che per l’occasione cambia il suo percorso transitando presso la sua casa a Riparbella.

www.paolobettini.it