Categoria: 

Dal diario di bordo di Alex Bellini

Maurizio Torri
27/11/2008

Continua tra alti e bassi l'avventura transoceanica dell'aprichese Alex Bellini. Un'avventura che appassiona la nostra redazione e tutti quanti lo conoscono... Forza Alex!!!!

Sono le 06:00, mi sono alzato da poco. La notte e´ ancora avvolta nell´oscurita´ piu´ totale e fa freschino. Le gambe nude sono avvolte dal sacco a pelo e la condensa dell´umidita´ della notte scorre sul vetro del portellone fino a toccare terra dove si e´ formata una piccola macchia d´acqua. Spero che il sole di oggi scaldi abbastanza per farla andare via, ma temo che non avro´ tale fortuna infatti mi pare di intravedere molte nubi...mannaggia. C´e´ un po´ di vento, ma solo una piccola parte di quello previsto per oggi. La barca, comunque, e´ molto sensibile anche alle onde piu´ piccole cosi´ mi trovo gia´ a ballare. Solo ora trovo qualche minuto per scrivervi. Ieri sera, dopo cena, avevo intenzione di prende in mano il PDA ma poi non l´ho piu´ fatto. Come avrete visto sono riuscito a superare il brutto momento e grazie ad un vento tornato collaboratore, seguendo le indicazioni di Roger e Manubrio, mi sto spingendo il piu´ possibile verso Ovest cosi´ da sfruttare al meglio la prossima botta di vento da Nord. Per quel giorno spero anche di aver raggiunto una zona con correnti favorevoli. Per il momento non ho nessun beneficio di correnti anzi, ritrovo le stesse difficolta´ a remare delle settimane scorse, ma so che saranno gli ultimi giorni. A proposito di meteo sono molto ottimista e fiducioso perche´ ieri ho avuto conferma (ma non certezza in quanto stiamo sempre parlando di meteorologia ed ormai ne ho visti talmente tanti di cambi repentini che non credo piu´ a niente al 100%) di un generale miglioramento e proprio nei giorni in cui prevedo di raggiungere la costa l´arrivo di venti prevalentemente da Nord. Insomma, se il vento non dovesse giocarmi brutti scherzi, questa potrebbe essere la volta buona. ...e tra un mese sara´ passato anche Natale! Me ne sono accorto ieri quando ho preso tra le mani il mio diario di bordo. Forse per la prima volta in maniera tanto concreta mi sono reso conto di quanto tempo sia passato dal giorno della mia partenza. In questi mesi sono stati tantissimi i fatti piacevoli e sgradevoli, nascite e morti, compleanni, anniversari che hanno segnato la vita delle persone a terra e in qualche modo hanno cadenzato anche il tempo qui a bordo, piu´ delle stagioni, tanto che non posso dire di aver fermato il tempo in senso assoluto. La vita, seppur con grosse differenze, e´ sempre vita anche qui. Cio´ che e´ certo e´ che quando tornero´ a casa molte cose saranno cambiate. Trovero´ nuove persone e non ne vedro´ piu´ altre. Nei giorni scorsi in molti mi avevate chiesto se sentissi gia´ odore di terra e tra me e me rispondevo sempre: "Ma cosa vuoi sentire odori di terra, a 200 chilometri di distanza!", invece devo ammettere di essermi sbagliato. Con il persistente vento da Ovest alcuni, inconfondibili segni sono arrivati sino a me. Non parlo solo delle molte farfalle che, o svolazzando o posandosi sulla barca, mi hanno raggiunto da terra o dei "fiocchi" di polline grossi come noci, ma parlo anche appunto di odori. Non ero influenzato dalle vostre domande, sono certo di quello che sentivo tanto che in piu´ di una occasione mi sono alzato da dove ero, in cabina o al carrello, convinto da un momento all´altro di scorgere una nave. Non erano certo odori d´alto mare, quelli. Alle volte erano folate di odori quasi dolci, come quello delle mense. Li annusavo e riannusavo cercando di trovare un´associazione mentale con odori gia´ sentiti prima. Li respiravo come se fosse aria nuova ed un po´ mi inebriavano. Altre volte erano odori acri, forti, acidi come copertoni bruciati e mi immaginavo i fumi di scarico delle auto e delle navi e davanti a quelli mi dicevo che alla fine tutto il mondo e´ paese! Alcuni incontri nuovi! Due piccoli gruppi di delfini, ieri e l´altro ieri, mi hanno nuotato molto vicino, ma non ho fatto a tempo a documentare l´incontro con la macchina fotografica.. Gianni: rifaresti questa traversata? Si´ la rifarei, ma non una seconda volta. Francesco: come nasce l´idea di un viaggio in solitaria? piu´ dura la parte fisica o mentale? Nasce da una necessita´, dall´ impulso irrefrenabile che senti nascere dentro di prendere perdere contatto con il mondo conosciuto e per cercarne uno nuovo con la Natura e con se´ stessi. La parte mentale e´ quella piu´ dura. Sergio72: sei in anticipo o in ritardo rispetto a previsioni? Diciamo che sono secondo tabella. Avevamo dato l´arrivo entro dicembre ed eccoci qui. Durante il viaggio i pronostici sono cambiati migliaia di volte, ma non si sono mai scostati troppo da quella data. Tanti saluti a Mattia Sardegna, bella canzone, la conosco molto vene.grazie del regalo, contento per tuo successo accademico!, Sonia, indirizzo segnato. un giorno mi vedrai sul uscio di casa!!,scherzo...ti averto prima, non temere!, Lucia B, per il momento questa e´ la mia attivita´, Francesco Milamo, bonvi, Macondo, 3°B scuola media Valle Aurina, Michele Maggioni, Giorgio dove venire ad applaudirmi? sotto casa mia e´ il posto piu´ indicato! scherzo anche con te, non so proprio dirti nulla ancora, ma se ti terrai aggiornato con l´area eventi magari potrai trovarne uno vicino alle tue zone, Julio, non chiederti perche´ lo fanno, non rroverai mai una risposta, Carlo Palma riguardo a discorso Tvall´arrivo non so nulla. verrete avvisati da Penelope, sima, grazie, Silvia, KRY, Roby PACIFIC DAWN, ho la radio VHF sempre spenta ma l´accendo con il passaggio di navi. Spero di incontrarvi questa vokta! buon viaggio. Margaret, Leven Brown, Naill and all the fellow oceanrowers of AOR, Alessandro , terra la vedro´ a circa 40 miglia, Max73, Vladimir Lima, John102933, Bepo, no niente batteri, per fortuna!, Attilio Lovere, Riccardo Vender, porta i miei saluti in canottieri, Paobia e Max, Andrea e Raffy Ca´disi, Gianby, Fabri Carving, Elena e Sandro, brambo e gianfranco, come andata maratona Miilano? Un grande ciao a tutti. Alex
(Continua su www.alexbellini.it)