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TIBET, MUORE ALPINISTA ITALIANO

Maurizio Torri
15/10/2009

Roby Piantoni, 32 anni, bergamasco, ha perso la vita sulla parete sud dello Shisha Pangma.

Lutto nel mondo dell’alpinismo italiano. Roby Piantoni, 32enne di Colere (Bergamo), è morto in Tibet sulla parete sud dello Shisha Pangma durante un tentativo di salita sulla via Bonington. Poche le notizie disponibili sulle modalità dell’incidente. Piantoni, come scrive il quotidiano «L’Eco di Bergamo» era partito con altri due alpinisti bergamaschi, Marco Astori e Yuri Parimbelli, per lo Shisha Pangma a metà settembre: con loro anche il collega valtellinese Adriano Greco. Dal suo sito aveva annunciato di essersi dovuto ritirare per il forte vento.

Piantoni è nato nel 1977 a Colere, in Val di Scalve. Guida alpina e ormai abituale frequentatore dell'Himalaya, era figlio di Livio Piantoni, noto alpinista bergamasco scomparso nel 1981 sul Pukaijrka, un seimila delle Ande Peruviane. Il 26 maggio 2006, Roby Piantoni aveva salito l'Everest, 8848 metri, senza usare l'ossigeno: un'impresa riuscita, nella storia, a poco più di un centinaio di alpinisti contro i circa tremila totali che sono andati in vetta.

Piantoni aveva all'attivo diverse spedizioni. Ha salito il suo primo ottomila nel 2004, il Gasherbrum II, 8035 metri. Poi sono arrivati la middle del Broad-Peak (8030 metri) nel 2005, un tentativo di concatenamento dalla cresta est dei Gasherbrum concluso con la vetta del GI, Hidden Peak (8068 metri). "In pochi amici alpinisti, senza bombole d’ossigeno e niente portatori d’alta quota - diceva Piantoni - è così che mi piace tentare le salite alle montagne più alte del mondo".