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SIMONE MORO TRA SOGNI & PROGETTI

Maurizio Torri
11/10/2011

SOLD OUT A COLICO PER LA SERATA DI ALPINISMO PROPOSTA DAL CAI CHE HA AVUTO COME OSPITE SIMONE MORO

Confermando la fama di grande oratore, il campione bergamasco degli ottomila in invernale, ha letteralmente incantato i circa 400 spettatori presenti....

ALL'INTERNO VIDEO DELLA SERATA!!

Alpinista di fama mondiale, scrittore, giornalista e grande comunicatore, Simone Moro ha richiamato all'auditorium Michele Gisla di Colico qualcosa come 400 persone. Tra loro molti appassionati di montagna, ma anche tanta gente comune che non ha voluto perdere l'occasione per conoscere un simile personaggio. Seduta in prima fila pure Rossana Podestà, la compagna dell'indimenticabile Walter Bonatti, ha seguito con interesse le spettacolari immagini proposte in quella che di fatto si è rivelato un tributo allo stile alpino.

Le invernali al Gasherbrum II, al Makalu e allo Shisha Pangma, ma anche le spedizioni al Broad Peak, hanno fatto da antipasto a quello che di fatto sarà il suo nuovo progetto: «Non dovrei dirlo, ma visto che la notizia mi è già sfuggita in un'altra serata, vi anticipo che il prossimo inverno partirò alla volta del Nanga Parbat – ha esordito -. Il piano iniziale riguardava il Broad Peak, ma un imprevisto dell'ultima ora che ha fatto sensibilmente aumentare i costi della spedizione, ha determinato un repentino cambio in corsa di quelli che erano i miei piani. So a priori che non sarà facile, visto che questa montagna ha una storia di ben undici tentativi invernali falliti ed è mia convinzione che chi tenta una simile impresa non è di certo un "baluba". Se tanti attacchi alla vetta sono falliti... Un motivo ci sarà».

E se questo è l'obiettivo a breve termine, Moro non ha nascosto quelli che sono i suoi sogni nel cassetto: «Alpinisticamente mi piacerebbe chiudere con la traversata Everest – Lhotse. Sono stato il primo a dichiarare di volerla provare nel '97, poi nel 2001 ed è ancora lì da fare. E' un progetto he ho portato avanti, che ho riproposto più volte e che sento un po' mio. L'altro, è il sogno di realizzare un servizio di soccorso alpino efficiente in Himalya grazie all'impiego dell'elicottero. E' qualcosa su cui sto lavorando tanto. Non ho le risorse economiche per poterlo realizzare, ma so che quando mi ci metto sono un caterpillar».