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SERATA ALPINISMO DF SPORT SPECIALIST - BEVERA (LC)

Sottotitolo: 
Quando tagliare una corda ti può salvare la vita...

Redazione
6/10/2014
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serata
alpinismo
dfsportspecialist
2014
sirtori
bevera

Giovedì 9 ottobre verrà esposta la storia di un sogno ambizioso, l’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates....

La serata che viene proposta per giovedì 9 ottobre, presso il punto vendita df Sport Specialist a Bevera di Sirtori, risente di un richiamo nostalgico e malinconico del quale non ci è stato ancora possibile liberarci, per il fatto che l’indicazione ad un suo eventuale inserimento nel ciclo delle serate “A tu per tu con i grandi dello Sport” era stata suggerita proprio da Marco Anghileri, quasi un anno fa. Marco, che aveva avuto l’opportunità di assistere a questo spettacolo, ne aveva colto l’emozionante bellezza, uscendone talmente entusiasta da convincere Sergio Longoni a valutare la compatibilità con lo spirito delle sue serate e con il gradimento del pubblico che abitualmente le segue.

 

L’entusiasmo di Marco contagiò alla stessa maniera anche Sergio Longoni che, con senso di responsabilità, prima di prendere una definitiva decisione, volle intervenire ad una rappresentazione dello stesso spettacolo che si svolgeva nell’importante sala di una città a noi vicina. Del resto già si era sperimentato nella scorsa stagione che il pubblico delle serate “A tu per tu” è in grado di apprezzare e gustare le impegnative rappresentazioni teatrali non meno dei più spettacolari filmati dei grandi campioni dello sport. Questa volta, che viene esposta è la storia di un sogno ambizioso, l’incredibile storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates, che volevano essere i primi a scalare una vetta delle Ande peruviane, nella Cordillera di Huayhuash, il Nevado Siulà Grande di 6356 m attaccato dalla parete Ovest. Ma è anche la storia di un’amicizia, e della corda, che durante quella terribile impresa, lega questi due giovani ragazzi: corda che mette la vita dell’uno nelle mani dell’altro, come sempre avviene in montagna. C’è dunque una cima da raggiungere. C’è la estenuante conquista della vetta. C’è la gioia dell’impresa riuscita. E infine, quando il peggio è passato e la strada è ormai in discesa, c’è la vita, che fa lo sgambetto, e c’è la morte, che strizza l’occhio: un terribile incidente in alta quota. Joe, durante una banale manovra, si rompe una gamba. Da quel momento in poi, tutto cambia. L’impresa diventa riuscire a tornare vivi: a 5800 m, la minima frattura si può trasformare in una condanna a morte. I due ragazzi ne sono consapevoli, ma nonostante le condizioni disperate, tentano un’operazione di soccorso.

 

Ci fermiamo qui con le nostre anticipazioni, e ciò per non togliere nulla all’intensità della suspense che a questo punto starà per raggiungere l’apice della tensione tra tutti gli spettatori, toccati ormai dalla rappresentazione di un racconto sempre più interessante e coinvolgente (tratto dal romanzo “La morte sospesa”, 1998, poi film nel 2003).

 

 

A condurci nei suoi intrighi estremamente appassionanti saranno i due interpreti, due attori che conoscono a perfezione il fatto loro e che sono stati proprio anche gli autori di questo piccolo gioiello teatrale. Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris, appunto perché essi pure innamorati di montagna, sanno come riuscire a tenere tutti con il fiato sospeso per tutto il tempo dello spettacolo. E questo non solo per il ritmo incalzante della drammatica impresa sportiva, quanto piuttosto per la vicenda esistenziale sottesa, di cui sono stati capaci di rendere tutte le sfumature e le implicazioni possibili.

 

Chi è abituato ai grandi eventi delle serate “A tu per tu”, e sa distinguere quelli che più degli altri colpiscono la mente, la ragione e il cuore oltre che gli occhi, potrà trovare in questa occasione un motivo in più per essere presente, anche perché si imbatterà in uno spettacolo che non dimenticherà mai.