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ROGER SCHÄLI E SIMON GIETL AL FITZ ROY

Maurizio Torri
20/11/2009

Lo svizzero Roger Schäli e l'altoatesino Simon Gietl sono diretti in Patagonia. L'obiettivo? Il Cerro Fitz Roy (3.406 m). I due membri del team internazionale alpineXtrem di SALEWA hanno in programma un'insolita scalata di questa spettacolare vetta andina: due vie diverse, una da percorrere nel minor tempo possibile, l'altra dalle caratteristiche molto difficili e con una sosta di più giorni in parete.

Per realizzare questo sogno a lungo coltivato i due hanno tempo fino al 23.12.2009, giorno in cui li attende il volo di ritorno in Europa.

La guida alpina svizzera Roger Schäli (31) e l'aspirante guida alpina altoatesina Simon Gietl (25) hanno lasciato le loro amate Alpi. Destinazione: Patagonia. E precisamente: il famigerato Cerro

Fitz Roy (3.406 metri), capace di mettere in difficoltà anche gli alpinisti più esperti. I due hanno tempo fino al 23 dicembre per realizzare il loro sogno: la scalata della vetta più alta delle Ande meridionali situata nel nord del parco nazionale Los Glaciares. Chi li conosce sa già che i due alpinisti estremi sono alla ricerca di qualcosa di insolito. E infatti hanno in programma di percorrere ben due vie fino alla vetta naturalmente sempre se il capriccioso tempo patagonico e le condizioni sul posto lo permetteranno.

L'idea è nata più di due anni fa e in effetti può sembrare un pò folle, rivela Roger che è uno dei pochi alpinisti al mondo ad aver scalato il famigerato trittico di cime della Patagonia: Torre Egger, Cerro Torre e Cerro Stanhardt. "Abbiamo intenzione di percorrere due vie fino alla vetta: una nel minor tempo possibile e l'altra molto impegnativa dal punto di vista tecnico, fisico e psichico. Per noi è una sfida enorme, e soprattutto mentale, ma siamo molto fiduciosi e motivati al 100%".

La Patagonia e i suoi straordinari rilievi non possono essere paragonati a nulla di ciò che un alpinista può trovare nelle Alpi Orientali e Occidentali. Grazie a previsioni del tempo abbastanza precise, al nostro grado di latitudine è possibile programmare con una certa sicurezza anche le imprese più difficili, mentre l'arrampicata sulle pareti di granito dell'Argentina e del Cile è paragonabile a una lotteria. Una fase di bel tempo apparentemente stabile può cessare all'improvviso e, nel giro di pochi minuti, trasformarsi in periodi di maltempo che talvolta durano anche settimane. A ciò si aggiunge il caratteristico vento, che spesso soffia a raffiche mettendo a dura prova la mente oltre che il fisico.

Ma Simon, che nonostante la giovane età può già contare su una significativa esperienza alpinistica nonché ottime referenze, e il suo compagno di corda senior Roger sono ben preparati. Il venticinquenne altoatesino è stato il primo a percorrere vie come Krieger des Lichts (IX, 540 metri di arrampicata, Cima Scotoni, Dolomiti) o "Tränen der Erinnerung" (IX-, 400 metri di arrampicata, gruppo del Fanes, Dolomiti). Simon dà grande valore a una forma di arrampicata eticamente ineccepibile: in Krieger des Lichts non ha inserito neppure uno spit, mentre in Tränen der Erinnerung l'altoatesino e il suo compagno di corda Patrick Seiwald non hanno utilizzato nessun gancio per l?assicurazione.

All'estremità svizzera della cordata a due sul Fitz Roy c'è invece un livello di competenza alpina ancor più elevato. Roger ha infatti alle spalle prime scalate come quella della vetta centrale (6193 m) e occidentale dell'Arwa Spire (Garhwal Himalaya, India settentrionale), della Donnafugata (7a+, A2, Torre Trieste, Dolomiti) o della Tartaruga (7b+, A2, Asta Nunaat, Groenlandia) nonché della Magic Mushroom (7c+, parete nord dell'Eiger), per citarne solo alcune. Nella primavera del 2009, durante le impegnative arrampicate sui crepacci nella Valle dello Yosemite (California, USA), il trentunenne di Berna ha avuto modo di esercitarsi nelle tecniche di salita necessarie per affrontare le ripide pareti di granito.

Il campo base nonché punto di partenza dei due alpinisti sarà il piccolo villaggio andino di El Chaltén.

Per maggiori informazioni: www.salewa.it

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