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MAURIZIO FOLINI TORNA IN NEPAL

Sottotitolo: 
Intervista all'istruttore - pilota di elisoccorso

Silvio Mevio
26/12/2012
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intervista
alpinismo

La guida alpina ed elicotterista valtellinese, Maurizio Folini, protagonista - recentemente - in Nepal nel soccorso alpino con elicottero....

Se ben ricordate, la scorsa estate abbiamo avvicinato la guida alpina ed elicotterista Maurizio Folini al suo rientro dal Nepal, dopo la sua permanenza (un mese) in “alta quota” con il suo “fidato elicottero B3”, ovvero l’Ecoureil AS350 - unitamente al notissimo alpinista Simone Moro (anch’esso pilota di elicottero e guida alpina). E se ben ricordate ci eravamo lasciati con un arrivederci … Ebbene, Maurizio, ha mantenuto la promessa ed ora ci racconta - nei dettagli - come è andata in questa occasione, (purtroppo) senza l’ausilio di Simone, impegnato in qualità di “speaker” nella rassegna di incontri (fortunatissimi, ben organizzati e soprattutto ricchi di fascino con Hervè Barmasse e Conrad Anker) dal titolo: “Never Exploring Speaker Series – The North Face”.

 

 

- A distanza di alcuni mesi, Maurizio sei ritornato sui tuoi passi e - senza pensarci tanto - sei “letteralmente” volato nuovamente in Nepal; raccontaci questa meravigliosa avventura …

<<Il progetto (idea) – grazie e soprattutto all’interessamento dell’infaticabile Simone Moro - di avere  un team “affiatato” di soccorso alpino “in alta quota” formato da un pool di specialisti  - in Himalaya - si sta concretizzando a vista d’occhio. Anche questo autunno (ottobre 2012) sono partito da Milano con destinazione Kathmandu. L’azienda nepalese, con cui il nostro team collabora, si chiama Fishtail - Air e possiede - attualmente - una flotta di tre elicotteri, tutti AS350 Ecoureil B2/B3. Con molta probabilità, a partire dalla primavera prossima (2013), si aggiungerà il quarto, ovvero un AS 350 Ecoureil B3 plus. Proprio questo ultimo "acquisto" sarà equipaggiato - specificamente - per il soccorso in alta quota, capace in caso di condizioni meteo favorevoli di volare e quindi di  effettuare soccorsi prossimi ai 7000m. Veramente un ottimo banco di prova dove gli “scolari” saremo noi, ovvero io e Simone>>.

 

 

 

 

- Parlaci – sinteticamente - di questa giovane azienda nepalese, ovvero la “Fishtail - Air”.

<<La Fishtail - Air è un’azienda nepalese che ha la sua base a Kathmandu. E’ stata fondata nel 1997 e fin dall’inizio si è impegnata - attivamente - in tutto il paese, oltre ad occasionali lavori aerei “transfrontalieri” su Bhutan ed India. Fishtail Air opera – essenzialmente - su molteplici campi come i voli turistici per visitare la città, il salvataggio, l’evacuazione medica, il “movimento sociale”, il sostegno ai progetti e le operazioni di spedizione e/o per altri scopi che necessitano del servizio di un elicottero. Ultimamente, si sta specializzando - attraverso voli di supporto - per il trekking (heli – trekking) oppure con voli panoramici aerei sopra i luoghi nepalesi (valle di Kathmandu) appartenenti al patrimonio naturalistico protetto>>.

 

 

 

 

- Simone Moro e tu, da quest’anno siete diventati dei “trainer” … Raccontaci qualcosa a riguardo.

<<La novità di quest’anno (2012) - anche grazie all’interessamento di Simone – visto e considerato che Fishtail - Air era già in grado di effettuare soccorsi in “alta quota”, è stata quella di “impostare” e di “addestrare” gli stessi piloti e tecnici ad operare nelle condizioni migliori per effettuare soccorso alpino ad hoc … ed in “alta quota”. Tali soccorsi vengono effettuati dagli stessi piloti, dalle guide alpine e a volte anche da medici debitamente istruiti, i quali a secondo del “terreno di lavoro” decidono la tecnica di intervento e quindi di recupero. Perciò, Fishtail Air é una ditta molto importante in questo paese e -come abbiamo avuto modo di sottolinearlo in precedenza – rappresenta un sicuro riferimento da molti anni per quanto riguarda il lavoro aereo – in generale ed specificatamente in tutto il Nepal. Oltre ad effettuare soccorsi specifici di alpinisti e escursionisti in difficoltà, si occupa anche di aiutare la popolazione civile che vive in queste bellissime vallate di montagna. Infatti non sono rari i voli in cui si riesce a portare materiale necessario nei villaggi (ad esempio piccole hydro - turbine, viveri e/o medicinali)>>.

 

 

- Maurizio, da quanto ci racconti siete coinvolti anche in una “mission” umanitaria …

<<Infatti è proprio così e qui voglio ringraziare – pubblicamente - l’amico Simone Moro che - dopo avere passato diversi anni in Nepal - è riuscito a lasciare un’impronta indelebile su queste popolazioni bisognose di aiuti anche di questo genere … ovvero offrendo a tutti gli individui nepalesi – in difficoltà - la possibilità di essere elitrasportati alle proprie abitazioni e/o a piccoli centri sanitari, risparmiando loro parecchie giornate di cammino (là infatti non esistono le nostre “comode” strade ed autostrade). Tutto questo é stato possibile grazie alla disponibilità e fattiva collaborazione dei dirigenti di Fishtail - Air e alla cordialità del popolo nepalese che - per usi e costumi - molto si avvicina alla mentalità italiana (volontariato e collaborazione fattiva verso i più “bisognosi”). Credetemi, risulta gratificante e molto bello - specialmente in questo delicato periodo congiunturale di grossa sofferenza mondiale - ricevere dei complimenti sul nostro operato, la tanta cordialità, la sincera disponibilità/collaborazione e soprattutto la vera/profonda amicizia che in tutti questi anni si é instaurata, prima nei confronti di Simone ed ora nei miei>>.

 

 

 

 

- Spiegaci – a grandi linee – questo bellissimo progetto che sicuramente a primavera 2013 prenderà “corpo” in Nepal …

<<Simone Moro, notissimo alpinista professionista (guida alpina e recentemente anche provetto elicotterista), non ha sicuramente bisogno di ulteriori presentazioni; crede - veramente e fermamente - in questo progetto e con la stessa caparbietà, forza, energia mentale e immensa intelligenza, che ha - tra le altre cose - impiegato per scalare varie vie sulle nostre vette alpine ed himalayane, sta guidando questa “cordata” meravigliosa e affiatata di piloti, esperti di soccorso alpino, guide alpine e tanti, tanti e ancora tanti amici, nel raggiungimento di questo importante progetto. Durante la mia permanenza autunnale (ottobre 2012) in Nepal, siamo stati in grado di “evadere” varie e molteplici richieste di soccorso, parecchie delle quali  sono poi risultate tecnicamente difficili da svolgere a causa del forte vento trovato in quota (altitudine media attorno ai 6000/6500m). A tale proposito, ricordo ancora molto bene durante un soccorso effettuato a quota 6000m circa a causa del fortissimo vento, non sono riuscito ad avvicinarmi alla parete e quindi a recuperare  l’alpinista in difficoltà e mio malgrado - dopo vari tentativi - ho dovuto interrompere l'intervento, il quale fortunatamente è stato portato a buon fine il mattino seguente. Nonostante  il freddo della notte passata all’addiaccio ed in un sacco da bivacco - a quota 6000m  - lo stesso alpinista è stato eli – trasportato, ancora in vita, all'ospedale di Lukla (collocata a quota 2860m), centro abitato situato nella valle del Khumbu (Everest). Ed è proprio qui, in questo piccolo ma efficiente ospedale, voluto e mantenuto “in vita” da una fondazione che fa capo ad una guida alpina svizzera, Nicole Niquille, oltre a diversi e generosi sponsor, che affluiscono tutte le persone (nepalesi e non) che rimangono coinvolte (oppure che hanno bisogno) in incidenti in montagna. Risulta, perciò, di fondamentale importanza tale “appoggio” … che serve essenzialmente per prestare i primi soccorsi (first aid), fornendo la possibilità di intervenire nel minore tempo possibile e - successivamente - prestando le prime cure del caso, nell'attesa di essere poi trasportati con altri elicotteri e/o aerei a Kathmandu. E sempre su questa “lunghezza d’onda”, proprio quest’anno (2012), è stato allestito un piccolo centro di addestramento, per sherpa - portatori e sherpa – climber a Phortse, piccolo villaggio nella valle del Khumbu, situato a 3800m di quota. Tale centro servirà per “formare ed educare” buona parte degli sherpa e degli accompagnatori e ciò risulterà di grande aiuto nell'organizzazione e/o gestione del soccorso in “alta quota”. Tutto quanto sopra ricordato, proprio nella prossima primavera (2013), prenderà piede - a tutti gli effetti - con un primo stage attraverso l'ausilio dell'elicottero con in “cabina di regia”, Simone Moro ed io>>. 

 

 

 

 

- Abbiamo saputo che la tua permanenza in Nepal, oltre al soccorso in “alta quota”, ti ha permesso anche di supportare un particolare esercitazione. Ci puoi raccontare qualcosa in merito?

<<Quest'anno attraverso la collaborazione dell’amministratore delegato della Fisthail - Air e la partecipazione di paracadutisti professionisti, è stato riorganizzato il famoso evento estremo "Everest Ski - Dive". Si tratta, essenzialmente, di una serie di lanci effettuati dall'elicottero ad una quota di 7000m e con relativo atterraggio a quota 3000m e 4500m metri, naturalmente con l'ausilio di ossigeno! Essendo stata un’esibizione, unica nel suo genere, il 40% del ricavato è stato devoluto ad una scuola ed ad un piccolo ambulatorio medico  di Namche Bazar. Questo è tutto quanto quello che - nello spazio di un mese circa - è successo durante la mia permanenza in Nepal, un territorio vasto, bello e molto suggestivo dove – purtroppo – vivono ancora popolazioni che hanno bisogno veramente di “tutto” … E noi, Simone ed io, cercheremo - con questo progetto - di fornire loro “qualcosa” di importante, per rendere la vita meno problematica … E - quindi - con la stessa energia ed entusiasmo che ci abbiamo messo fin dall'inizio, ci stiamo preparando a questa nuova, entusiasmante e bellissima avventura (sfida), dove Simone Moro, e ne sono sicuro, riuscirà ancora una volta “a conquistare” un’altra vetta … non un 8000 qualsiasi, bensì il cuore di questa meravigliosa “Gente”, ovvero i nepalesi! Tutto è pronto per iniziare - la prossima primavera – ad operare effettivamente e fattivamente attraverso la Fishtail – Air con il nostro modesto apporto e con la certezza che qualcosa di buono riusciremo a fare! Un ultimo appunto, lasciatemelo fare ed è il seguente. E’ stato frutto del caso il mio incontro - durante un corso di aggiornamento per guide alpine – con l’alpinista Simone Moro; ebbene, la sintonia e l’intesa è subito scaturita spontanea e la sua “proposta” mi ha coinvolto pienamente! Sono sicuro che il “progetto”, che andremo a proporre e a mettere in atto, avrà un suo seguito e che nel giro di breve tempo (ce lo auguriamo di cuore .. ) fornirà, non solo alla compagnia aerea nepalese ma anche a tutta la popolazione locale, un valido supporto tecnico perché - come del resto anche da noi in Italia – quando il soccorso (eli - ambulanza) arriva dal cielo … è sempre stato in grado di salvare molte vite umane>>.

 

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