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LA FACE DELL’OGRE

Maurizio Torri
27/2/2010

Un altro capolavoro francese degli anni Ottanta è in calendario nella Terza serata del cineforum di montagna martedì 2 marzo alla Sosat di via Malpaga a Trento con inizio ore 20,30. Verrà proiettato “La face dell’Ogre”, un film a soggetto in bianco e nero del regista Bernard Girardeau che analizza, forse per la prima volta sullo schermo, il dramma delle donne che nella solitudine dei rifugi attendono il ritorno dei loro uomini dalle pareti

Il film è tratto da un romanzo di Simone Desmaison ed è un intreccio di situazioni reali, di rimandi della memoria e di ricordi che si ripresentano come realtà.

La vicenda si svolge in un piccolo albergo-rifugio a Montenvers, stazione di arrivo della cremagliera che da Chamonix porta verso la Mer de Glace. Di fronte si staglia la parete del “mostro”, dove si cimentano le cordate.

Tra gli ospiti dell’albergo due donne fanno amicizia: una, pittrice, è la moglie di un alpinista scomparso da giorni, l’altra è la ragazza di un giovane che su quella stessa parete sta scalando con altri compagni. Nella trama si alternano scene di turisti che spiano con il binocolo gli uomini in parete, notizie su una tragedia che pare sia avvenuta in montagna mentre il tempo sta peggiorando, l’arrivo dei giornalisti fino all’improvvisa visione (ricordo o realtà?) del corpo dell’alpinista scomparso appeso alla corda e al dolore lacerante della moglie messa di fronte all’evidenza della tragedia.

Il film è stato premiato con il “Gran Premio Città di Trento” al Festival della montagna 1988 dalla giuria presieduta dal francese Giovanni Josè, ex aequo con il documentario “The Bone Breaker’s Mountain” dell’inglese Jeremy Bradschaw.