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TRANS D'HAVET 2016 - VALDAGNO (VI)

Sottotitolo: 
Giacomo Lanternino & Graziana Pe dettan legge sulle Piccole Dolomiti....

Redazione
23/7/2016
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Trans d'havet
risultati
classifiche
2016
valdagno

L'arrivo sul traguardo valdagnese della Trans d'Havet è ormai un bagno di folla e nemmeno per la 5.a edizione il pubblico si è tirato indietro accogliendo i runners di razza con applausi e incitazioni.

Il portacolori del Runners Valbossa Azzate – Sojo Vasaro Trail Team, Fabio Di Giacomo e l'uomo dell'Alp Station Trail Team, Danilo Lantermino si sono aggiudicati a pari merito la vittoria del tracciato Ultra Trail, liquidando 80 km e 5.500 mD+ in 10:32:28. Dietro di loro, staccato di poco più di 10', il podio è stato sigillato dal valdagnese Hans Paul Pizzinini (Vicenza Marathon – 10:42:55).
Nella lunga al femminile una Graziana Pé (The North Face) chiudeva con favor di pronostici in 13:31:34 e balzava in vetta al podio, mettendo in fila l'atleta dell'A.A.A. Malo, Sabrina Roncaglia (14:18:04) e Tatiana Maccherini (UISP Chianciano – 14:23:49.
Ma la lunga Ultra Trail non sarebbe tale se non viaggiasse in accoppiata con la Marathon, i suoi 40 km e 2.500 mD+. Qui ad avere la meglio su tutti è stato il francese Johann Moussel, che dallo start di Pian delle Fugazze a Valdagno ha impiegato un tempo di 04:04:37 a 8' da Mattia Ceola e Stefano Maran (Skyrunners Le Vigne). La classifica rosa è stata dominata invece da Anna Conti (Atletica Franciacorta) che ha completato la sua gara in 04:40:12, davanti a Nadia Franzini (Compressport/Atletica Paratico – 04:47:38) e Marta Cunico (La Fulminea Running Team – 05:27:30).

Lo sparo d'inizio, come da tradizione, è stato dato allo scoccare della mezzanotte di ieri, 22 luglio dal parterre di Piovene Rocchette (VI), una breve serie di curve e poi si inizia a salire verso il Monte Summano con Roberto Mastrotto (Durona Team – Vicenza Marathon) ha fare l'andatura iniziale subito tallonato da Di Giacomo, Mirko Miotto e Lantermino. Alle 3.35 a Passo Xomo era però proprio Lantermino a registrare il passagio davanti a tutti, ma con il fiato sul collo di Di Giacomo e già un Hans Paul Pizzinini che si faceva sotto dalle retrovie. Nel frattempo, qualche problema fisico costringeva il favoritissimo Marco Pajusco a rallentare il ritmo e con lui anche Paolo Massarenti, colpito dal mal di pancia nella prima mattinata. I due a quel punto viaggiavano insieme spalleggiandosi fino alla conclusione, ma chiudendo solo in 10^ e 11^ posizione.

 

 

 

 

 

Alla testa della corsa Di Giacomo e Lantermino provavano qualche allungo per cercare di distanziarsi l'uno dall'altro, ma la strategia di entrambi non dava i frutti sperati e tutta la rimanente parte della gara li vedeva procedere appaiati. L'arrivo era a quel punto una bellissima fotocopia del traguardo 2013 firmato dai campioni Luis Alberto Hernando Alzaga e Kilian Jornet Burgada. Premiato dalla costanza nella sua preparazione, poco meno di 10 minuti dopo tagliava il traguardo il giovane valdagnese Hans Paul Pizzinini.
Graziana Pé non ne ha avuto per nessuno nella competizione femminile. Da subito ha sgasato, costruendo sempre più un divario che si è fatto sempre più inarrivabile, mano a mano che passavano le ore di gara. A tenerle testa ci ha provato per la prima parte del percorso Francesca Pretto (AIM SSD), costretta poi ad alzare bandiera bianca per sopraggiunti problemi intestinali. L'alteta dell'A.A.A. Malo, Sabrina Roncaglia ereditava a quel punto il testimone e si metteva a inseguire una Pé sempre più lontana. A Valdagno la bresciana, con l'immancabile cresta ossigenata sigillava la sua vittoria in 13:31:34. Solo dopo 40' abbondanti chiudeva la sua corsa anche la Roncaglia (14:18:04), mentre in tera posizione si piazzava Tatiana Maccherini (UISP Chianciano).

40 km e 2.500 mD+ non sono certo una passeggiata e non devono averlo pensato i 155 che hanno preso il via da Pian delle Fugazze. Il facerunners Messai Gattera faceva il ritmo fino a Campogrosso, tirandosi dietro i vari Moussel, Ceola, Maran, Righele, Zamunardo e Mastrotto. Con le pendenze che salivano e la pioggia ormai decisa ad annacquare la parte alta del tracciato, Ceola si metteva davanti provando a piazzare la volata, inseguito però dal francese Moussel e da Righele. L'uomo d'oltralpe però ha tirato fuori il suo asso ed ha ripreso in men che non si dica il fuggitivo Ceola, superandolo e iptecando così la sua vittoria in casa Trans d'Havet. Stefano Maran chiudeva terzo.

 

 

Al femminile anche Anna Conti ha saputo guidare la corsa dall'inizio alla fine, resistendo agli arrembaggi delle varie competitors, dalla Franzini alla Cunico, passando per la recoarese Guasina.
La sua vittoria arrivava così con il tempo di 04:40:12, infilando nell'ordine Nadia Franzini a 04:47:38 e Marta Cunico a 05:27:30.

Tra la soddisfazione del direttore di gara, Enrico Pollini, e i tanti volontari coinvolti, scorre via così anche la 5^ Trans d'Havet, tra un arrivo e l'altro, tra un applauso, una birra e gli immancabili sorrisi.

 

(Credit Foto Matteo Cristofanelli)