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INTERVISTA A GIACOMO COMINOTTI

Sottotitolo: 
Il folletto di Annone Brianza o semplicemente “ The little strong man” …

Nicola Gavardi
5/12/2012
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A volte lo si incontra per i monti lecchesi mentre compie i suoi quotidiani allenamenti. Una persona normale, un atleta non professionista mosso da una grande passione....

Un esempio per tutti coloro che vogliono rompere la monotonia quotidiana provando a far qualcosa di diverso, qualcosa che ti porta oltre il tuo limite.. Oggi noi di sportdimontagna vogliamo condividere questo spirito che è anche il nostro,  incoraggiando ogni nostro lettore, dallo sci alpinista al trailer, dallo skyrunner  al fondista, dallo scalatore al ghiacciatore a raggiungere gli obiettivi e a non mollare mai..

 

 

 

Un passato da climber… Dalle gare di arrampicata sportiva ad un presente proiettato nel mondo del trail. Come hai vissuto questo “cambio”?

Beh più che un cambio oserei dire un ritorno: fin da bambino camminavo sui nostri monti con la mia famiglia, poi a 15 anni ho incontrato l'arrampicata che non ho più lasciato fino ai 38 vivendola molto intensamente dal punto di vista agonistico. Ore passate a tirare prese colorate, spesso in solitudine....ma con il sogno di partecipare alle gare dimostrando di aver qualcosa da dire anch'io.....E così è stato, o forse anche di più!!

 

 

 

Tanti progetti e molto idee, dove trovi gli stimoli per metterti sempre in gioco?

Il fascino di pormi obiettivi fantasiosi è sicuramente una molla per far fatica senza quasi accorgermene. L'ispirazione mi viene guardando fuori dalla mia finestra, sognando di fronte alla cartina o passando ore al pc cercando linee che oltre alla fatica abbiano anche un senso. Oltre a questo la condivisione con gli amici che spesso mi dicono – non ce la fai, non si può fare – è come metter la benzina sul fuoco!

 

 

 

“Sky Lecco 24” è il nome del tuo progetto targato 2012. 99 km, 7400 D+ 24 h a disposizione, un viaggio intenso, vivendo le emozioni di 3 classiche Skyrace : Giir Di Mont, Scaccabarozzi e Resegup. Quando hai “tracciato” questa avventura?

Se per tracciato si intende quando l'ho pensato potrei dire durante la preparazione del UTMB 2011 ma credo che nella mia testa questa idea fosse già presente da molto tempo....Non dimentichiamo anche il collegamento in bici (38km) che dà un fascino particolare al tutto. Il primo tentativo l'ho fatto il 1 giugno con l'obiettivo di concatenare la ResegUP in competizione: un escamotage per farmi trascinare dall'entusiasmo del grande evento targato 2slow (la mia società sportiva). A 2/3 dello Scaccabarozzi ho scelto di interrompere per paura di non fare in tempo (anche solo per pochi minuti) a partire con gli altri atleti. Due settimane dopo altro tentativo, fallito subito dopo il GdM per problemi allo stomaco. Il 18 agosto invece, in una giornata caldissima non mi sono lasciato perdere l'occasione e ho chiuso il cerchio.

 

 

 

3 tentativi ma alla fine hai vinto tu e tra l’altro l’ 11 dicembre verrai premiato dalla Provincia di Lecco

E' significativo che l'idea sia piaciuta così tanto! In fondo non me l'aspettavo...io invento per me stesso ma quando ricevo degli apprezzamenti che trasformano la follia in impresa mi riempie di orgoglio. Sono orgoglioso delle mie idee: realizzarle è solo un dettaglio. SkyLecco24 è un progetto fattibile da molti! Un domani mi piacerebbe progettare per atleti di alto livello...poi mentre io sono in poltrona loro realizzano!! Scherzo....

 

 

 

Conoscendoti non stai mai fermo. Cosa ti frulla nella testa per il 2013?

Vero, non sto mai fermo. Ma vado a sensazione,  molto liberamente. Dopo anni di scalata, stando troppo tirato a livello alimentare e con tanti sacrifici, ora mi gusto albe e tramonti, amici vecchi e nuovi. Per il prossimo anno un punto fermo resta il TOR (sorteggio permettendo) preceduto qualche giorno prima dalla TDS (Chamonix). Aggiungerei anche la Royal UltraSkyMarathon e qualche trail lungo. Ma credo che la domanda si riferisse ai progetti.....beh, ci sono e sono ambiziosi! Sto cercando di darmi i mezzi per poterli realizzare soprattutto in riferimento a grandi fatiche polivalenti: corsa, kayak, bici, scalata. Il mio blog in questo senso è un'officina di idee.....

 

 

 

Il Tor Des Geants 2012. Un’ altra avventura.. Ce la puoi descrivere tenendo conto degli aspetti tecnici ma anche di quelli psicologici e mentali...

Il TOR......!! fino a oggi non ho mai scritto nulla su questa mia esperienza. Posso dire che è una gara entusiasmante molto diversa dall'UTMB e dagli altri trail: è una gara di montagna che tocca più volte i 3000 m senza passaggi tecnici o difficili ma che richiede una buona conoscenza di se, dell'ambiente e della propria testa. La preparazione fisica è fondamentale ma se non è accompagnata da grande consapevolezza delle proprie condizioni e da una testa che gira bene può diventare una grande fatica. Passi da momenti dove ti senti distrutto a resurrezioni inaspettate.....Devi saper gestire il riposo, il sonno, l'alimentazione. Io ho vissuto sempre con il sorriso questa avventura: credo mi abbia aiutato molto. Mi sono commosso parecchie volte sempre pensando alla fortuna che avevo per esser lì, per stare bene.....In sintesi credo che il pezzo forte del TOR sia il giusto mix tra viaggio e competizione.

 

 

 

 

Cosa ne pensi delle attuali polemiche relative all’iscrizione del Tor des Geants 2013?

Penso sia un autogol quello fatto dagli organizzatori. Il fatto che una gara perfetta e magistralmente organizzata e diretta si butti via con un far cassa che profuma di furto....mi rende perplesso. Personalmente parteciperò al sorteggio giocandomi i 50€...... poi si vedrà. Credo fermamente che per fare il percorso del TOR non ci voglia per forza la gara se non punti alla classifica.....alcuni si stanno organizzando per fare un'  esperienza autogestita. E' ancora il progettare che mi piace..

 

 

 

Come ti alleni per gestire mentalmente e fisicamente così tanti km?

Sinceramente nel 2012 prima del TOR non avevo mai fatto + di 60 km di fila.....ho subito un infortunio a inizio anno che mi ha fatto perdere la possibilità di aumentare il volume in termini di km. Solitamente cerco di variare molto gli ambienti dove corro e i compagni che condividono con me le avventure. Non ho tabelle da seguire.La sera prima penso al percorso e il giorno dopo faccio di tutto per finirlo!! Il saper faticare lo abbino a tenere gli occhi aperti sulla natura che mi circonda ed il gioco è fatto.

 

 

 

Hai partecipato a parecchie gare trail, tra cui anche l’ UTMB, quale ricordi con maggior “affetto”?

Forse il primo amore: l'Abbot's Way 2011 di cui ho fatto tutte le edizioni. Credo resti per me indelebile l'emozione UTMB per quello che ho combinato (http://kominotti.blogspot.it/2011/08/grand-hotel-champex-lac.html)