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KM VERTICALE: URBAN ZEMMER, UN BALZO DI MILLE METRI IN 33’56”

Maurizio Torri
18/7/2009

Zemmer vince la gara, ma l’oro europeo va ad Agusti Roc Amador. La beffa dei selezionatori azzurri, perso incredibilmente un oro. Al femminile, la Confortola concede il bis

Nel link Photogallery le più belle immagini della gara. In quello Download, le classifiche!!!

Urban Zemmer, il missile della Crepa Neigra. Ha vinto lui oggi il Vertical Kilometer a Canazei, ma con un po’ di amaro in bocca. Ha persino battuto il record bruciando i mille metri di dislivello dai 1.485 metri di Alba di Canazei ai 2.485 della Crepa Neigra in 33’56”. Ma l’altoatesino, terzo lo scorso anno agli Sky Games sullo stesso tracciato, non era stato selezionato dalla nazionale e dunque non si può fregiare del titolo europeo. Un’autentica beffa per Zemmer, che si consola col fatto di aver battuto sia il catalano Agusti Roc Amador, che è il nuovo campione europeo, sia il vincitore dello scorso anno, Manfred Reichegger, oggi terzo, ma argento europeo.
Tra le donne Antonella Confortola si conferma autentica gazzella di montagna. Non è stata così veloce come lo scorso anno, pagando addirittura 3’ in più, ma può aggiungere alla sua ricca “gioielleria” un nuovo oro, che assume ancor più valore se si considera che seconda è la campionessa di skyrunning Angela Mudge (GBR).
Ma veniamo alla gara. Partenza alle 10.30 per gli specialisti del Vertical Kilometer, uno sviluppo di appena 2.100 metri, il che significa una pendenza media del 50% ma anche tratti al 70%, punti in cui i meno allenati hanno dovuto salire carponi.
Tempo clemente, una vista a 360° con le più belle cime delle Dolomiti a salutare gli skyrunners che in cima alla Crepa Neigra hanno potuto godere davvero di scorci eccezionali.
La gara ha preso l’indirizzo giusto fin dalla prime battute. Urban Zemmer ha imposto la dura legge del più forte, costringendo subito il catalano Roc Amador e l’altoatesino Reichegger, col pettorale numero uno - forte della vittoria e del record registrati lo scorso anno - ad inseguire. La prima parte nel bosco ha stroncato ogni attacco al capofila, tutti gli altri dietro in un lungo serpentone.
A metà gara, lasciato il limite della vegetazione arbustiva, la gara saliva su un ripidissimo pendio con un tratto addirittura ancora innevato. È stato lì che Roc Amador ha tentato di sorprendere Zemmer, una soddisfazione durata pochi secondi perché l’altoatesino ha risposto con una violenta accelerazione che ha messo in ginocchio il catalano. Una gara vissuta sul confronto dei due, con Reichegger che non è mai riuscito ad entrare nel vivo della lotta per il successo.
Già alla forcella la gara era decisa, mancavano solo 150 metri. Zemmer aveva ancora la forza di correre, Roc Amador si è limitato a girarsi per controllare il distacco di Reichegger, una decina di secondi sufficienti per ripararsi da un’eventuale volata. Così il podio ha fotocopiato le posizioni fisse da metà salita in poi: Zemmer, Roc Amador e Reichegger, mentre il podio del campionato europeo toglie Zemmer ed aggiunge al terzo posto Jessed Hernandez Gispert.
Il catalano ha lottato strenuamente con Dennis Brunod, ed al traguardo il loro distacco, nonostante l’accelerata nel finale del valdostano, è di un solo secondo.
Poi tutti gli altri, nell’ordine Golinelli, Follador, Larger, Caballero e l’atteso britannico Hope. E il campionissimo di skyrunning e di scialpinismo? Scarsa prestazione per Kilian Jornet Burgada. Si è piazzato 28° assoluto, chiudendo la gara alle spalle di Antonella Confortola.
La fiemmese è sempre stata al comando fin dai primi metri. Un passo leggero e produttivo il suo, sempre con i bastoncini, una sicurezza per una fondista come lei. Non ha battuto il proprio record dello scorso anno, ma oggi era alla fine di una settimana di carico, era infatti in ritiro con la nazionale di fondo. Giustificato dunque il suo tempo di 42’16” ma è pur sempre un tempo ottimo se Angela Mudge ha dovuto scontare mezzo minuto. Terza la catalana Monica Ardid Ubed, poi la fassana Nadia Scola e nell’ordine Cortazar Aranzeta Miori, Andreu Trias e via via tutte le altre.
È stata una bella gara, con l’ultimo tratto affollato da un buon pubblico, salito di buon mattino, qualcuno con la funivia del Ciampac e qualcuno a piedi per ammirare i campioni del Vertical Kilometer.
Ora i riflettori sono puntati sulla Dolomites Skyrace di domenica, campionato europeo di skyrace. Prima di domenica è annunciata la neve in quota, per rendere ancora più mitica la storica gara (iscrizioni chiuse in anticipo a 650 atleti). Se dovesse davvero nevicare molto, potrebbe “saltare” il Piz Boè, a 3.152 metri.
I favoriti sono tanti, la Dolomites Skyrace e il titolo europeo sono un richiamo fortissimo.
Info: www.dolomiteskyrace.com

Ordine d’arrivo Maschile:
1) Zemmer Urban (ITA) 0.33.56; 2) Roc Amador Agusti (ESP) 0.34.17; 3) Reichegger Manfred (ITA) 0.34.27; 4) Hernandez Gispert Jesse (ESP) 0.36.15; 5) Brunod Dennis (ITA) 0.36.16; 6) Golinelli Nicola (ITA) 0.36.20; 7) Follador Alessandro (ITA) 0.36.43; 8) Larger Paolo (ITA) 0.36.52; 9) Caballero Ortega Miguel (ESP) 0.37.07; 10) Hope Rob (GBR) 0.37.28

Ordine d’arrivo Femminile:
1) Confortola Antonella (ITA) 0.42.16; 2) Mudge Angela (GBR) 0.42.45; 3) Ardid Ubed Monica (ESP) 0.45.27; 4) Scola Nadia (ITA) 0.46.33; 5) Cortazar Aranzeta Oih (ESP) 0.46.59; 6) Miori Giulia (ITA) 0.48.43; 7) Andreu Trias Laia (ESP) 0.49.42; 8) Valgoi Alessandra (ITA) 0.50.10; 9) Dominguez Azpeleta Nu (ESP) 0.50.26; 10) Olazabal Donato Alicia (ESP) 0.51.03