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INTERVISTA A CHIARA GIANOLA

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Dietro un sorriso disarmante si cela la grinta di una “vera guerriera”…

Nicola Gavardi
7/10/2013
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In vista della Limone Extreme, vi presentiamo la testimonial del Team La Sportiva... Una passata da bella promessa a rivelazione italiana dell’estate 2013

Sorella del più giovane vincitore del Trofeo Kima e cresciuta nel paese del mitico Giir di Mont, Chiara Gianola ha lo skyrunning nel DNA. Dopo alcune stagioni  dal rendimento altalenante, quest’estate si è messa in luce a suon di podi e piazzamenti. Merito della genetica? Dei preziosi consigli di Adriano Greco, o di un maggiore impegno negli allenamenti? Difficile da dirsi, sta di fatto che molti uomini che prima la ritenevano  solo la “più carina”,  ora la considerano una temibile avversaria da cui guardarsi le spalle… 

 

 

I SACRIFICI E IL DURO LAVORO RIPAGANO SEMPRE. CHE VOTO DARESTI ALLA TUA STAGIONE?

Sacrifici e impegno portano a risultati positivi. Sono stata costante negli allenamenti  per  tutto l’anno e penso di potermi meritare almeno un 8.  Non ho fatto niente di straordinario, ma sono migliorata molto e guardo alla prossima stagione con fiducia.

 

 

HAI CAMBIATO LE MODALITA’ DI ALLENAMENTO QUEST’ANNO?

Ho modificato i miei allenamenti da un paio di stagioni, ma i benefici  consistenti li ho avuti solo da quest’anno.  Forse perché il  fisico deve adattarsi a certi tipi di lavori e ha bisogno di tempo.

 

 

SEI SEGUITA DA QUALCUNO?

No. Ho solo ricevuto preziosi consigli da Adriano Greco, che non ha certo bisogno di presentazioni. Non seguo tabelle d’allenamento specifiche anche perché  non resisterei nemmeno una settimana.  Correre non è la mia professione e quindi niente allenatore e niente training preconfezionati. Non amo schematizzare una cosa che per me è divertimento e libertà.

 

GIOVANNI, TUO FRATELLO, E’ STATO IL PIU’ GIOVANE VINCITORE DEL KIMA IN UN ANNO IN CUI IL LIVELLO ERA ALTISSIMO… SEGUI I SUOI CONSIGLI?

Certo, seguo i suoi consigli anche perché ha una lunga esperienza in fatto di skyrunning.  Ha iniziato da ragazzo agli albori di questa disciplina ed è anche grazie a lui che mi sono appassionata a questo sport . Lo ammiro anche come persona perché, mi ha insegnato a guadagnarmi i risultati sportivi con impegno, passione, cuore e umiltà.

 

 

 

LAVORO E SPORT. COME RIESCI A GESTIRE I TUOI IMPEGNI?

Non è facile ma riesco sempre a incastrare gli allenamenti. Lavorando nella ditta di famiglia posso spostare gli orari di lavoro in modo da ritagliarmi del tempo per la corsa. Tutti corriamo e  condividiamo questa passione oltre al lavoro.

 

TUOI PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA?

Il mio punto di forza è la testa. Non mollo mai, neanche quando sono in difficoltà.  Un altro punto di forza è la discesa, soprattutto quando è tecnica  e veloce. Il mio punto debole era la salita, ma quest’anno sono migliorata parecchio subendo poco. Penso di essere sulla buona strada per trovare un equilibrio generale.

 

 

 

 

ORA UNA DOMANDA CHE PONIAMO A TUTTI GLI ATLETI. NELLE GARE CONTA DI PIU’ IL CUORE, LA TESTA O LE GAMBE?

Penso che per arrivare ad alti livelli ci voglia un mix di tutte tre le cose, una non può escludere l’altra.

 

 

QUALI SONO LE “AVVERSARIE” CHE TI HANNO DATO MAGGIOR FILO DA TORCERE IN QUESTO 2013?

Un’atleta con cui ho piacevolmente battagliato è Lisa Buzzoni. E’ molto forte e combattiva e quest’anno ho avuto modo “di vivere” qualche  testa a testa  in gara.  La stimo molto.

 

 

 

 

TRA POCO SARA’ IL MOMENTO DELLE PELLI E DEGLI SCI… HAI INTENZIONE DI CONCLUDERE LA STAGIONE CON QUALCHE SORPRESA?

Ormai la stagione di gare è quasi terminata e adesso ho bisogno di riposare. Spero di riservare sorprese positive per la prossima stagione!

 

IL RISCHIO DI MOLTE RAGAZZE E’ DI VIVERE BORDERLINE CON L’ANORESSIA. NEL TUO CASO SEI RIUSCITA A PRESERVARE LA TUA FEMMINILITA’ AL MEGLIO. CORRERE AD ALTI LIVELLI ED ESSERE FEMMINILI E’ POSSIBILE?

Credo, come in tutte le cose il giusto, stia nel mezzo. Si può correre ad alti livelli senza scendere a compromessi . Il tema dell’anoressia è un argomento molto delicato. Credo che questo disturbo tolga le forze e l’energie oltre che a deperire il fisico e col tempo può creare danni seri alla salute . Un conto è tenersi in forma imparando a conoscere gli alimenti e un altro conto è privarsi quasi totalmente del cibo, digiunando e mettendo a rischio la propria salute.  Non ne vale la pena!  La salute viene prima di tutto! Detto questo non credo che ci siano atleti/e nello skyrunning che soffrono di questo disturbo anche perché poi non avrebbero  le forze per praticare uno sport così duro.

 

 

 

 

CHIARA E LA MONTAGNA… COME TI RAPPORTI CON ESSA?

Ho un rapporto speciale con la montagna. Sono cresciuta nella natura quindi ed è una cosa di cui non posso fare a meno.  La “vivo” al 100%  praticando sport in qualsiasi stagione. Mi piace salire più in alto possibile dove posso vedere lontano, magari davanti ad un bel tramonto.

 

VUOI RINGRAZIARE QUALCUNO?

Voglio ringraziare il Team La Sportiva per il supporto tecnico e la fiducia e un grazie speciale vorrei dedicarlo a Maria Leticia la mia fisioterapista/osteopata che mi segue da mesi e crede molto nelle mie potenzialità. Grazie!