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4000 GRADINI 2016 - FENESTRELLE (TO)

Sottotitolo: 
Quasi quattrocento, fra corridori e camminatori per un'edizione da urlo...

Redazione
5/7/2016
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4000 gradini 2016
finestrelle
torino

Una splendida giornata di sole, le montagne olimpiche e una location straordinaria, il ma- estoso Forte di Fenestrelle, hanno reso indimenticabile la sesta edizione....

 

Quasi quattrocento, fra corridori e camminatori, partendo dal piazzale dal San Carlo si sono inerpicati per l’immane scalinata coperta che prima li ha portati al Tre Denti e poi in vetta, al Delle Valli. I tre forti che compongono la più grande struttura militare d’Europa, così gigantesca che non si trovò mai nella condizione di sparare un sol colpo di cannone, dato che la sua imponenza intimidì i francesi, tanto da farli ricredere dall’insano progetto d’aggredirla.

 

 

Questo il teatro altamente suggestivo che ha ospitato, per la sesta volta, i corridori pronti a sfidarsi in quest’impresa lungo le vecchie mura cantate da Massimo D’Azeglio.
Assenti forzati gli azzurri specialisti della montagna che hanno dominato (assieme ai turchi) gli Europei del giorno precedente ad Arco di Trento. 
La gara: 650 metri di dislivello per una lunghezza complessiva di 2,8 chilometri.
 

 

Alle 10 la prima delle partenze, riservata al gentil sesso. A giungere solitaria sulla vetta della montagna, al traguardo del Forte delle Valli, abbracciando un panorama mozzafiato, è la bionda Cristina Dosio dell’Atletica Susa che ferma i cronometri a 25 minuti e 29 secondi. Il margine nei confronti di Nadia Re del Valli di Lanzo è di 24 secondi. Ne trascorrono an- cora 39 per completare il podio grazie a Elisa Almondo del Brancaleone di Asti.
Quando già una dozzina di donne hanno portato a conclusione la propria gara, ecco che dal basso partono gli uomini. Favorito d’obbligo è Massimiliano Di Gioia dell’Atletica Palzola che ben conosce le ripidissime scale essendo un
habitué della competizione e avendo già scritto il suo nome nel palmarès. Non smentisce il pronostico, facendo gara solitaria per buona parte del tempo, registrando 20 minuti e 17 secondi. A poco più di un minuto è il giovane Diego Ras del Pinerolo, ricordandosi dei trascorsi in pista, a far sua la lunga volata per la piazza d’onore nei confronti di Giovanni Bosio del Des Amis. Poco dopo ecco il primo della società organizzatrice, la AppleRun, ossia Manuel Bortolas che lascia distacchi mag- giori a Paride Cavallone, Stefano Giaccoli e tutti gli altri.
Festa anche per i camminatori, coadiuvati o meno dai bastoncini e, dopo un ristoro apprez- zato a quella quota e dopo una tal fatica, la ridiscesa in fila indiana lungo il panoramico sentiero dei cannoni.