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MONDIALI MASTER 2016 - SUSA (TO)

Sottotitolo: 
Nella prova open... parata di stelle!!

Redazione
29/8/2016
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mondiali master susa

Nella prova open bel test con vittoria di Bernard Dematteis e Antonella Confortola.....

Nei Campionati Mondiali Master di corsa in montagna a Susa (TO), l’Italia chiude a quota 45 medaglie: 25 ori, 9 argenti e 11 bronzi. La seconda giornata porta infatti agli azzurri altri 10 piazzamenti sul podio, con due successi individuali e tre a squadre. Sorpresa sulla salita che da Susa porta a Costa Rossa: il percorso degli 11 km del Memorial Partigiani Stellina, che ha accolto la 17esima edizione della rassegna iridata “over 35”, vede abdicare il re Jonathan Wyatt salito in cima in 1h09:15, a favore del portoghese con residenza svizzera Cesar Costa, primo nella classifica generale e di categoria M40 in 1h08:53. Il neozelandese, qui vincitore ben 15 volte (dal 1999 al 2009, 2013 e 2014), parte piano e recupera nel finale mettendo nel mirino l’avversario, ma ormai è troppo tardi. Non è però un nome nuovo quello di Costa, perché nel suo palmarès ci sono ben quattro podi alla Sierre-Zinal, una delle corse storiche per gli appassionati della montagna, chiamata la corsa dei cinque 4000 per le altezze toccate dal percorso, e numerose presenze nella nazionale assoluta. Proprio nell’edizione 2016 Cesar, classe 1976, aveva già preceduto Jonathan, classe 1972 e vincitore di diverse edizioni della Zinal, nella classifica finale.

Nella categoria M50 la vittoria è invece andata ad uno dei personaggi della Stellina, don Franco Torresani, portacolori dell’Atletica Trento.

 

Già campione mondiale della stessa categoria nel 2014 a Telfes, Torresani è parroco di Coredo, Tavon, Smarano e Sfruz, 3000 anime incastonate nella Val di Non.

Caso più unico che raro di ecclesiastico sportivo, prende i voti nel 1987 ma questo non ferma la sua carriera che, anzi, lo vede cimentarsi sul percorso della Stellina più volte con la maglia azzurra della nazionale assoluta, la prima nel 1998 quando fu il primo ecclesiastico atleta professionista. “Ho quattro parrocchie e una pieve a cui badare e spesso mi muovo a piedi. Poi appena ho un’ora libera vado a correre tra i meleti della Val di Non anche se il percorso a cui sono più legato è l’Altopiano di Predaia”. Niente programmi di allenamento ma solo l’istinto a guidarlo nello sport, come la fede nella vita. “In realtà il risultato della mia carriera di cui vado più fiero è il non essermi mai ritirato. Non bisogna mai mollare e per questo il mio personaggio preferito delle Olimpiadi di Rio è il ciclista Elia Viviani: è caduto, si è rialzato e ha vinto, un grande esempio per tutti”. Don Torresani, nella sua veste ecclesiastica, ha poi celebrato messa dopo il traguardo a Costa Rossa, a commemorazione della Battaglia delle Grange Sevine del 26 agosto 1944.

Nella categoria M45 al via Antonio Molinari (Atl. Trento) che, dopo Wyatt, detiene il maggior numero di presenze nell’albo d’oro della Stellina. Amico da sempre di Susa ha voluto essere presente nonostante una condizione non proprio brillante che non gli ha consentito di andare oltre il 30° posto di categoria. Il successo è invece andato a Daniele De Colo (Gs Vigili del Fuoco De Vecchi Belluno) con un crono finale di 1h10:04. L’altra vittoria individuale straniera di giornata è quella di Ian Conroy, irlandese che ha preso il via tra gli M35, terzo assoluto in 1h09:20.

 

Per quanto riguarda le classifiche di squadra, successo dell’Italia tra gli M40, M45 e M50, nella categoria M35 vittoria dell’Irlanda.

Nella prova open Bernard Dematteis (Corrintime) in 1h09:58 precede Vincenzo Milesi (Gs Orobie/1h10:28) e Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana/1h11:51), sesto il gemello Martin Dematteis (Corrintime/1h15:23), mentre Antonella Confortola (Forestale/1h21:09) si aggiudica il successo nei confronti di Alice Gaggi (La Recastello/1h21:15) e Sara Bottarelli (Free-Zone/1h21:52). Va così in archivio un’edizione da record con 26 nazioni presenti, e oltre 700 atleti tra gare ufficiali master e gare open. L’appuntamento è per la prima settimana di settembre del 2017 a Dubnica nad Vahom, in Slovacchia.

Alla cerimonia finale di premiazione sono intervenuti il Presidente della WMRA Bruno Gozzelino, il Presidente della WMA Stan Perkins, il Presidente di Fidal Piemonte Maurizio Damilano in rappresentanza della Federazione Italiana di Atletica Leggera, il Presidente del Comitato Organizzatore Adriano Aschieris insieme al Presidente Onorario e Campione Olimpico Livio Berruti. Le istituzioni erano rappresentate dai Sindaci di Susa Sandro Plano, di Mompantero Piera Favro e di Venaus ; dall'Assessore allo Sport della Regione Piemonte Giovanni Maria Ferraris. Presente anche la famiglia Bolaffi con Alberto Bolaffi figlio di Giulio alias Comandante Aldo Laghi, Mizuno, sponsor tecnico dell'evento, e Abekom Sport NaturAid.